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          [Messina] 27 / XI [1]911


 Caro D. Sterpi,


 I Ricevo il Popolo - Vedremo anche questa? Del resto se fa del bene e lavora

sia ringraziato il Signore.

 II Vigilate bene bene il Convitto, specialmente il personale:

Chierici e Sacerdoti addetti ai giovani.

 III D. Zanocchi mi comunica la lettera di D. Montà. Si vede che non sa rassegnarsi

a non averla in testa lui o suo fratello la proprietà, forse per quel naturale amor proprio

che si comprende, poiché là nel paese tutti dicono che l'ha comprata lui. Io gli scriverò

sul riguardo della convenienza per cui desidero che sia intestata ad uno solo, dicendogli

che ho avuto comunicato la Sua lettera a voi diretta. Voi rispondete che si accetta,

sempre stando salvo alle disposizioni dal Superiore date, che egli conosce, e dicendogli che

per quel pezzetto di terra si cede. Però si potrebbe aggiungere, se credete,

che combinerete sul modo compensandoci con le semine e lavori fatti ecc.

 IV Io domani scrivo pure al Cardinale; ma è bene che ci passiate pure voi.

Potreste valervi di qualche mio telegramma dove vi dico di andare prima da Lui,

per averne la benedizione

 V E pel danaro? Cinque sono qui e tre da Casanova; ma sono solo otto;

e il rimanente? Preghiamo!

 Prendere di quelle di S. Remo, e poi? come pagare la fornaja di S. Remo?

Pregate e vedete se vi riesce di trovare danaro, così da non toccare quello per S. Remo -

 VI Adesso però ditemi subito se vi pare che il contratto sia tale da convenire;

poiché su questo finora nulla mi avete detto; e se sveste qualche grave cosa in contrario

piuttosto telegrafatemi prima di legarci con un sì con D. Montà.

 Saluto e benedico in Domino.

 Aff.mo


          Sac. Orione  d. D. P.