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         [Messina] 4 / XII [1]911


 Caro D. Sterpi,


 Ricevo la vostra del 2/XII

 I/ Aprite pure bene gli occhi con D. Montà: non accettate patti da lui,

eccetto che per quel pezzetto di terra che sapete. Noi non ci obblighiamo affatto a tenerlo;

se egli vuole entrare in Congregazione, faccia il suo Noviziato, e poi si vedrà,

secondo che il Superiore crederà in Domino.

 Se egli non accetta, e voi rompete pure le pratiche.

 II Parlategli chiaro, e vedete come ora i patti sono cambiati: prima si doveva pagare

subito solo metà, ora tutto? - Vedete di ottenere di pagare solo metà subito,

se ciò è appena possibile, lasciando ipoteca per l'altra metà.

 III Era meglio andare a Torrazza Coste che scrivere: a scrivere si fa niente.

 IV Non sapevo che fosse morto Perazzo. Oh quanto me ne rincresce! Prego per lui!

 V Carlo mandatelo pure a Noto, purché stia a dovere, e per qualche tempo a Tortona

dimostri di diportarsi bene.

 VI Per Cucinotta io me l'aspettavo. Vedete come è brutto diventare schiavi

dei giovani - Chiamerete D.M. e gli parlerete, e gli farete bene comprendere la dolorosa

situazione in cui ha messo sé e noi; ma fattelo, e fattelo presto poiché ciò servirà per lui. Quanto a Cucinotta chiamatelo e fatevi raccontare tutto, può darsi che egli vi dica altro

e più di ciò che supponete, dopo si vedrà, e ciò fate prima di parlare con D.M.

 VII Vedete ciò che può corrispondere D. Artana per quei due; in caso si ricevono

per Cuneo, non più per Tortona.

 VIII Dal calzolajo Carlo potreste fare accompagnare a Noto qualcuno di quelli

orfanelli più cattivi - come quello di Castelnuovo

 IX Accetto di mandarvi pel Natale l'articolo e notizie, purché il foglietto esca;

ma uscirà?

 X Non abbiate scrupoli per Carmelo; già sono stato io a Cassano, e c'è molto molto

di più di ciò che dubitavo: in queste brutte faccende è sempre così.

 XI Anche vigilate bene bene e ajutatemi nel bene Putortì,

poiché anche lui non si diportò bene.

 XII Avrete ricevuto il vaglia di L.5000 più lire 15 Oggi si spedisce vaglia di L.30

Sono le 45 lire di noi tre

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 XIII E voi altri di Tortona, siete a posto su questo riguardo? Bisognerà mettervi

anche voi dal I Novembre anche perché codesta Casa sia di buon esempio alle altre.

 XIV Dite a P. Serra che desidero notizie sui Novizi, anche tutti i giorni.

 XV Carmelo è passato di qua e l'ho rimandato alla sua città immediatamente.

 XVI Datemi l'indirizzo del Ch.co Bariani e, se l'avete, di Giorgianni

 XVII Come vanno le scuole del Noviziato?

 XVIII Avete ricevuto le 3000 lire da quei di Casanova?

 XIX Qui tutti bene: così spero di voi tutti

 XX Che ne è poi di mio fratello Benedetto?

 XXI Dite a D. Ravazzano che per la Concistoriale abbia ancora un poco di pazienza.

 XXII Darò anch'io da fare alla vostra tipografia; pagherò,

ma servizio pronto e ben fatto.

 Saluti Aff.mo


          Sac Orione


P. S. I/  Sarà bene che sappia chi è delle altre Case che non ha mandato le 30 lire mensili, per non trovarci poi alla fine d'anno senza questo fondo: dovrebbero essere L.9000 annue:

poiché siamo con Legué n.25 Sacerdoti: quindi sono L.750 mensili che devono venire

a Tortona e voi ve ne potete servire per pagare le cambiali più urgenti.

 II Ricordatevi di scrivere a Daffra pel Suo Onomastico anche per me,

e diteglielo che ve ne ho incaricato.

 III Quanto alla Casa di Bra ecco: voi fate tre gravi osservazioni: a) la distanza;

b) la nostra povertà; c) la mancanza di personale.

 Ecco: per ora non ci darò subito la finalità quale noviziato, se non ho un personale

sicuro cui affidare i Chierici. - Ne metterò tanti quanti quel terreno ne potrà mantenere,

o altre risorse sicure.

 E quanto alla distanza, se il noviziato sarà affidato a mani sicure sarà una difficoltà

se non superata, almeno diminuita.

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 È però un posto dove uno nuovo che viene ci si troverà bene,

e ciò serve, intanto che lo spirito si forma. -

 Urge provvediate a fare dare il Suddiaconato per Natale a Ceccanese -

 Scrivo al Canonico di S. Remo che sarà difficile

possa andare a Roma subito dopo Immacolata.