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Anime e Anime
Messina, il 5 / XI [1]911
Caro Don Sterpi,
Ricevo la vostra del 2 c.m.
I/ Scriverò a Mgr Blandini subito per quel Ch.co di Pachino,
e vi dirò poscia qualche cosa.
II/ Non vi movete per carità in questi momenti dalla Casa se non per gravi necessità,
e non lasciatela troppo: con gente in casa che in fatto di moralità può fare scoppiare
scandali da un momento all'altro volete lasciare la Casa?
A fare gli Esercizî ci andrete nelle ferie del Natale e Capo d'Anno -
Vedete bene che bene poco siete stato in Casa in queste ultime settimane
III Dunque non è il 5 che si doveva fare il contratto di Bra?
Vedo che voi non mi dite più nulla - Come è?
IV Quando, queste vacanze fui a Tortona ho riportato l'impressione che si sia
troppo molli nell'esigere i conti, e quindi che una parte dei fastidî provengano
dalla Amministrazione fiacca del Collegio.
Sarà che voi sarete un po' stanco e non vi sentirete più la fibra di esigere -
io non ve ne faccio mica una colpa: oh no! è anzi un dolore che ho taciuto fin qui
per timore di non essere capito nel senso fraterno e pietoso in cui io lo sento.
V Certo mi aspettavo che a quest'ora l'Avv.to avrebbe dovuto far cancellare
quell'ipoteca: e se avessimo una legge odiosa, come sarà certa se si prolunga la guerra?
O non sarà per ordine del Vescovo, e per non voler levare l'ipoteca?
Oramai io mi aspetto tutto da questo mondo.
VI Io ho qui quaranta lire prese jeri dalla Curia come paga di Ottobre e Novembre
(L.20 al mese ed è molto) e stamattina quando il Cancelliere me le diede
io non avevo ancora ricevuta la vostra dove mi si parla del vostro bisogno
ma tra me pensavo di mandarvi subito almeno L.15