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         Messina, il dì 8 / 1 [1]912


 Caro D. Sterpi,


 È giunto Russo, come pure i due Siracusano - Questi vennero subito il I giorno

dell'anno, accompagnati dalla madre; se hanno costì bauli o robe speditele subito,

a porto assegnato. Poi non li vidi più: pare che Felice abbia male ad un piede

Russo venne più volte, mi parlò già e mi disse che voleva rivelarmi parecchie cose gravi,

ma in mia camera. Se verrà, sentiremo

 Credo però che purtroppo ci sia del vero, e del vero brutto.

È un dolore gravissimo questo per le nostre anime, ma è anch'essa una prova che Dio

ci manda per nostro bene, e noi dobbiamo ora amare di più il Signore in questo sacrificio

nostro fatto di dolore: al Signore Nostro piace più il sacrificio del dolore che dell'amore.

 Dunque, se P. S. tornasse gli direte a nome mio che per ora non credo conveniente

che egli si stabilisca più nella casetta né che abbia colà ufficio di Superiore.

Se vuole restare con noi potrà prendere stanza in Collegio in qualche camera del corridojo

dei Sacerdoti o dove voi crederete, dato non vi fossero camere libere; - e poi si metta

in tutto umilmente a disposizione mia per quello che deciderò di lui.

Io con ciò non lo condanno, ma lo provo

 Quanto all'insegnamento per ora non posso concedergli di insegnare

né di avvicinare i Chierici - dopo, si vedrà.

 Metterete Don Zanocchi coi Chierici e ciò farete subito: se farà bisogno D. Zanocchi

sia pronto a rinunciare all'Ospedale e a tutto per curare i figli della Congregazione.

 Alla notte all'Ospedale, al posto di D. Zanocchi ci vada D. Martinotti o D. Legué,

se è arrivato, ma penso che non arrivi più questi, poiché ci furono già troppi alti e bassi.

E se D. Zanocchi non potesse lasciare l'Ospedale subito di notte forse perché D. Martinotti

non ha confessione, allora avvertitemi che penserò in Domino come si può fare.

 Aspettavo una vostra lettera.

 D. Montà mi scrive lettere strane strane: mio Dio, sia tutto per Voi!

 State attento dai progetti di fra Vincenzo che è buono, ma un illuso su più cose

in agricoltura: fattelo lavorare senza compra né di vacche né di altro.

 Io oggi spedisco a D. Montà L.50 perché mi scrivono che sono là senza nulla

da coprirsi e dormono su della paglia.

 In questi momenti, se anche poteste scrivermi due volte alla settimana di tutto

e breve, mi farete piacere -

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 Desidero un po' sapere come si può aggiustare l'insegnamento dei Chierici costì -

perché se vi riuscisse difficoltoso o impossibile per quelli di 4 o 5 Ginnasiale

io sono disposto a tutto, cioè a fare loro un altro viaggio e trasportarli a S. Prospero

dove il Prof. Bertonello farebbe tutte le materie, e così sarà finita per ciò che riguarda

gli studî e per la disciplina sarebbe sotto D. Mario. Pensateci bene coram Deo,

e vedete quanti sono: a S. Prospero c'è posto e vitto per quattro o cinque,

poiché manca Gandini, e chissà quando la guerra finirà, e poi si può mettere dopo

a S. Francesco ai Tre Molini - Dai Tre Molini tolgo due Chierichetti Nunzio e un altro

e li porterei qui, e tolgo Giovannino (un buon giovane che vuole farsi dei nostri)

e che potrebbe essere inviato costà gratuitamente, o messo qui,

se non può è conveniente per ora portarlo costì -

 Potrei mantenere un altro, e potrebbero avere buona scuola: attendo risposta

 Vi saluto di cuore in Domino con tutti di costà -

 In G. C. Signor Nostro

 aff.mo


         Sac. Luigi Orione  d. D. P.


 Quella lettera della S. Sede è personale, quindi sappiatevi regolare.