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Anime e Anime
Messina, il dì 9 / I [1]912 ore 19
Caro Don Sterpi,
Il calice che la infinita bontà di Dio mi dà a bere è bene amaro!
Sia fatta la S. volontà del Signore.
Ho ricevuto oggi i vostri due telegrammi; al primo risposi che Stracuzzi partisse
in borghese e che Remo fosse pure inviato in borghese a Cuneo, dove ho scritto da jeri
in proposito a D. Cribellati, credendo che Remo o vi fosse già stato inviato
o che vi dovesse essere inviato in questi giorni
Ora ricevo quest'altro vostro telegramma che metà non capisco: ve lo rimando
perché lo vediate: 1) non so se D. Serra parte oggi da Bruxelles per Tortona,
o se giunto a Tortona se ne va. 2) Non capisco è Rosso? Me lo spiegherete
che volevate dire, poiché evidentemente il telegrafò non capì.
Ora veniamo all'essenziale: P:S: non può più essere tenuto da noi né nella Casetta,
né altrove, quindi gli direte a nome mio che sono dolentissimo della sua condotta perfida:
che gli proibisco di fermarsi anche un solo giorno nelle nostre Case. Gli farete una visita
al baule, che non porti via libri, facendo portare il baule in Collegio, e tutto questo farete
in
modo che egli neanche più deve mettere piede nella Casetta.
Mi riserbo altro di
fare altro
con lui, se egli non abbandonerà immediatamente Tortona.
Badate che io scrivo con la massima calma, e so bene quello che vi impongo di fare. Gli è proibito celebrare nelle nostre Case, anche una volta.
Questa mia ha ragione di essere assai più recisa che l'altra che vi spedii
questa
mattina. Se egli
trovate difficoltà di parlargli, non avete che da leggergli questo
tratto superiore che a lui si riferisce.
Avvertirò tutte le Case perché non sia ammesso - essendo da noi espulso.
Ricevo in questo stesso momento il vostro espresso.
Si,
ci furono con Remigio anche, e credo
con Stracuzzi e sono quasi certo
con Bartoli - ecco perché Bartoli mi scriveva da Roma quella tale lettera,
che poi non volle spiegare
Anche con altri, purtroppo Certo baci, farseli sedere sulle ginocchia e poi altro,
quasi con tutti. Eh povera Casetta!
D. Sterpi, siamo intesi: non voglio né telegrammi né lettere: è deciso così per P.S.
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Non mandatemi più telegrammi, che sapete che alla sera finiscono dal Delegato di P.S.!
Quanto a Remo, vestitelo in borghese, e inviatelo a Cuneo: datemi ascolto:
Iddio a me da grazie che a voi forse non dà.
Non posso permettervi di leggere quella lettera del Cardinale ai novizî né ad altri
che a D. Zanocchi, e sub secreto. Non mi avete mandata la cartolina del Padre,
ma ne faccio a meno volentieri. Vi dico solo che se io al suo arrivo fossi a Tortona,
sento che mi farei dei meriti tanti coram Deo a dargli nella mia camera una battuta tale
in Nomine Domini che quella che ho dato quella volta a Quadrotta,
non sarebbe che una rugiada.
Mi pare che dovreste trovare qualche momento per scrivermi più di frequente -
Voi però interrogate pure Remigio, e sentirete; io già lo sapevo da stamattina da Russo
e dagli altri di qui: umanamente si finisce proprio nel fango!
Badate che solo oggi ho ricevuto il vostro telegramma del 7 c. m. e quindi oggi
dopo pranzo ricevetti due telegrammi vostri, quello del 7 all'1½ e quello del 9.
Per cui mentre forse Stracuzzi è già qui io vi telegrafai di mandarlo in borghese.
Me
ne accorgo ora che ho anche ricevuto l'espresso. e
da Vedete che il vostro telegramma
del 7 deve essere stato trattenuto per istrada o magari a Tortona (?). Andate adagio
prima di telegrafarmi certe cose, che poi tutto va alla Sotto Prefettura alla sera -
La scuola di filosofia a Giorgis e altri, non potrebbe farla per favore D. Riccardi?
Per Bartoli, Fiori, Campagnari, Viscusi, Bonanno, se sono davvero vocati, non vedo
altra uscita che metterli qui a Reggio : pazienza! Così faranno la scuola bene, e avranno
l'assistenza sicura di D. Mario, e sono in mani nostre. Lo sbaglio fu mio di fidarmi a dare
ad uno estraneo ed ex religioso i Chierici!
A Bra ho mandato L.50. Per D. Zanalda posso mandargli L.500: anzi, gliele spedisco
subito: voi potreste fare il resto?
Adesso capisco bene l'avviso che mi ha dato la Madonna nel viaggio da Cassano in Settembre: il quadro della Madonna del Buon Consiglio e la cornice che si faceva martello
e picchiava spietatamente i monticelli di pietra bianca che erano ai piedi del quadro!
Ma questa faccenda chissà che strascico avrà per la Congreg. e per le anime
dei cari figliuoli. Poveri figli!
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Non vi fidate troppo di quel Camillo, ma ajutatelo! Ajutatelo in Domino!
Ho visto la lettera di Legué: è di più di ciò che mi aspettavo!
Saluto e benedico, e perdonate se c'è del reciso!
Distruggetela - è riservata.
Aff.mo
Sac. Orione