V011T158 V011P220
+ [Roma] 28 VI 1913
Carissimo D. Sterpi,
1/ Vi rimando la lettera che D. Piana scrisse a voi: tenetela: e certe lettere
non strappatele più. Può darsi che egli, se viene voglia riavere quella del sarto:
ve
la rimando: se egli insistesse proprio, dategliela. che
l'avete mandat
Le altre lettere le ha spedite a me, e quindi voi non dovete rispondere. (fattene copia).
Ai suoi augurî io ho risposto oggi con un'immagine di S. Luigi, ringr.
e benedicendolo
Fatemi sapere qualche cosa
2/ Parto stasera per Reggio Calabria: sarò a Reggio domani a mezzodì:
martedì sono a Messina
Voi scrivete a Reggio.
Io giovedì o venerdì sono a Roma
Ho l'abbonamento da oggi per 15 giorni: domenica prossima sarò di nuovo a Reggio
Cal. per S. Prospero.
Sappiatevi regolare. Può essere che nel ritorno da Reggio io passi da Cassano Jonio.
Potete scrivere qui o a Reggio dove faccio base.
3 Il danaro a Cuneo (L.500) fu spedito per assicurata il 24 c.
4/ Rimando il questionario con qualche cancellazione
5/ Per ora (se già non lo avete fatto) non accettate il ragazzo raccomandato dal Sotto
Prefetto cercate di soprassedere adducendo che col finire dell'anno voi non sapete
se resterete a Tortona ancora Direttore e che quindi desiderate soprassedere
per
non a delicatezza verso
chi vi dovesse sostituire
6/ Non so chi proporvi per i conti, al momento mettete al corrente De Paoli.
7/ Per mio fratello vedete voi se è necessario e se può fare: non intendo gravare
la Congregazione con nepotismo.
8/ Vorrei che la scuola della Casetta continuasse a tutto luglio, almeno nelle materie
che è possibile, anche sostenendo quei figliuoli. Vedete che Pavese non mangiando
mai minestra (e altri) si sfiniscono.
9/ Al Patronato non ci fui. Voi potreste sollecitare gentilmente.
10/ L'affare della donna a Ventoso fa supporre che sia lo stesso D. M. il pericolante.
Rimando la lettera: rileggetela. Siccome c'è il principio che uno non è obbligato
a diffamare sé, così c'è il Confessore che gli ha detto di non manifestare ecc.
Voi scrivetegli chiaro se è lui.
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11/ Rimando le lettere perché io di qui non posso e (voi lo dovevate ben capire)
non devo rispondere.
12/ Prima volevano, poi non volevano fra Basilio ora vogliono un altro,
e si meravigliano che non lo mandiate (come se si potessero fabbricare).
Se
si può, io direi di mandarlo; ma occorrerebbe fare voi una corsa a
Serravalle al monte,
e vedere un poco.
13 Per ora non abbiamo chi mandare a fare da cuoco.
Scrivete che vi dica se il pericolo è nei membri della Casa, e se è lui.
14 Niente proibizione a Cuneo di scrivergli.
15
Ricambiate a lui e a tutti e miei
benedizione per augurî.
Salutatemi tanto il Prof. Bertonelli e tutti
Dio vi conforti sempre
Aff.mo in G. C.
Sac. Orione D. P.