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[Al Molto Rev.do Signore

Sig.r Don Carlo Sterpi

Convitto Paterno

Tortona (Alessandria)]


 +        Reggio di Calabria, S. Prospero

         25 Genn. 1914


 Caro Don Sterpi,


 Vi accludo una lettera di D. Luca, che conserverete.

 Voi chiamatelo, e venite ad una definizione di conti

 È bene che egli paghi i giorni nei quali non ha celebrato, o che se ne tenga conto,

poiché non è giusto che stia con noi e viva alle spalle della Congregazione.

Per le sue speciali condizioni non poté mai essere adibito ad ufficio che valesse la mensa. Abbiamo anche pagato L. 100 in più su una cambiale,

che egli disse che erano andate per un suo fratello -

 Venite in bel modo cioè con carità ad una definizione di tutto,

e possibilmente tenete uno presente perché non abbia a battervi.

Sapete che ha quegli scatti, e che ha battuto anche altri Sacerdoti.

 Una volta definita ogni cosa, possibilmente fatevi fare una dichiarazione

che tutto è stato sistemato.

Poi vada pure a fare i Santi Esercizî Spirituali ove crederà.

 Si avverta Cremaschi che D. Luca non deve più essere ricevuto, neanche quale ospite.

Se ha colà roba di sua proprietà, lo dichiari a voi

e vi dia in iscritto incarico di fargliela tenere alla sua abitazione ai Terrapini.

Di quanto ha fatto fu soddisfatto con quelle pertiche di terra cedute in testa a suo fratello.

Fate tutto con sollecitudine e carità, ma chiaro.

Non è bene continuare così, dato lo stato ed il passato dell'individuo.

Noi pregheremo per lui.

 Segue altra mia lettera in risposta alla vostra.

Oggi ho scritto una lettera a D. De Paoli, che manderà a Tortona per mettersi in Archivio:

vi unirete due copie della Circolare a stampa Dondero - Cribellati.

 Aff.mo in G. C. e Maria SS.


         Sac. Orione  della Div. Pr.


 P. S.  Della lettera che mando qui unita per D. Luca Montà,

fatene copia da restare in Archivio -