V012T022 V012P033



          Roma, 26 febbr. [191]4


 Carissimo D. Sterpi,


 1/ Ricevo v/ telegr. lettera. A/ Va bene per ungherese.

B/ Per D. Rolando, direi di riammetterlo (dato l'insieme delle cose:

egli pure mi scrive che all'Ospedale non lo possono più ritenere) e di metterlo a Cuneo.

1/ perché colà di lui, si sanno vita e miracoli, e quindi sarà tenuto a vista;

2/ Egli sentirà di dover stare più a posto;

3/ Il Superiore resta D. De Paoli, a cui si scriverà chiaro, come regolarsi con lui;

4/ Non abbiamo altro posto ove possa essere meglio conosciuto, più vigilato e meno nuocere;

5/ Gli imporrei di non bere più vino.

6/ Se voi credete che ciò possa farsi, scrivetene subito voi a D. De Paoli,

dicendogli quanto sopra, e come deve regolarsi.

 Voi conoscete meglio di me lo stato delle cose:

fate e provvedete nel miglior modo che Dio vi ispira.

 Non posso permettere:

A/ che egli venga per ora a Tortona, o vada a Villa Moffa.

A Tortona per una ragione, e alla Moffa per più ragioni, non esclusa la vicinanza a Bra.

 Se non c'è vedete nulla di grave contro questa disposizione, -

allora per sbrigarla più presto, non interpellatemi più, e fate voi.

Io oggi stesso scrivo