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 +          Noto, il 4 Luglio 1914


 Carissimo D. Sterpi,


 1/ Favorite far recapitare ne la qui acclusa lettera al Sig.r Can.co Campiglio;

ma in modo sicuro, e sia data a sue mani. È anche di qualche urgenza.

 2/ D. Bariani è proprio un santo nel soffrire, ed è l'ammirazione di tutta Noto,

dal Vescovo al più umile.

 Un occhio lo perderà o ci vedrà /anche con l'operazione della cateratta

molto confusamente.

 Ha un dito in parte scarnificato, e tutto l'avambraccio sinistro in una piaga.

La faccia è come un masso di carne tumida e nera.

Beve brodo e uova sbattute con una cannella.

È ancora pienamente accecato da ambo gli occhi.

Non si è mai lamentato, neanche subito dopo la disgrazia

Era con lui solo Fra Pietro, che è ancora malato per lo spavento: non si fece altro Fra Pietro.

è un vero miracolo che non sia rimasto morto: facevano la strada di S. Andrea.

Mandatemi qui qualche oggetto di D. Gaspare: Sua sorella ha il cordone.

 Ho fiducia che D. Gaspare - che fu qui - ce lo guarisca -

Vi scriverò per Gandini o telegraferò -

 Oggi vado a Messina e Reggio Tornerò qui posdomani, spero -

 Aff.mo in G. C. e Maria SS.


          Sac. Orione  d. D. P.


 La corrispondenza inviatemela a Reggio, ove sanno dove io sono.

 Mandatemi subito qui copia di quei patti con Mg.r Blandini per la Colonia,

dovrò trattarne col Vescovo.