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[Al Molto Rev.do

Sig.re Don Carlo Sterpi

Direttore Convitto Paterno

Tortona (Prov. Alessandria)]


 +          Roma, 23 Sett. 1914


 Caro Don Sterpi,


 1/  Oggi parte per Bra Don Risi, il quale si troverà alla Moffa

contemporaneamente a Don Cerrati

 2/  Non posso parlare a Don Risi di Amerigo, perché e già ne sapete il perché.

 3/  Non occorre andiate voi a Bra, andrete dopo

 4/  Da D. Risi cercherò di far fare una dichiarazione medica,

vidimata dal Sindaco di Bra per Biagio, se si farà a tempo;

se no, sono altre 100 lire per viaggio, andata e ritorno.

E così Biagio porterà sulla coscienza queste 100 lire;

e pensare che quando con tutta flemma egli mi rideva in faccia quando io glielo diceva

di ripassare la geografia e la matematica!

Ma pazienza! È una croce che Dio mi dà, portiamola per amor suo.

 5/  Per quello di Palestro, no.

 6/  Laganà e Amoddeo metteteli pure nella contabilità di Tortona

con la data del loro arrivo Amoddeo fu a Bra, ma calcolatelo come fosse stato a Tortona

 7/  Per Adaglio Antonio vi scrissi già jeri

 8/  Sono lieto che giungano le campane: per qui bastano le due più sonore.

L'altra (se aveste presa pure quella) trattenetela: la manderemo a S. Antonio a Cuneo.

 9/  Sono contento di Don Montagna, e anche che vada a Cuneo.

Però desidero che a Tortona e possibilmente dal miglior Professore o dal Prof. Cantù

passi altra visita.

 10/  Cantù diceva ben diverso: parlava addirittura di esaurimento:

un caso Goggi press'a poco - Voglio essere più tranquillizzato. -

 12  D. Luca, che doveva andare a Messina, si potrebbe mandare o a Cuneo o qui.

 Saluto e benedico in Gesù Cristo e Maria SS.


         Sac. Orione  della Div. Provv.za