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Riservata a voi


          Roma, 7 Ottobre 1914


 Caro D. Sterpi,


 Per Bianchi Amerigo egli, dati gli esami, dovrà tornarsene col fratello -

Voi dategli con santa e sacerdotale carità tutti quegli avvisi sulla sua vocazione

che Dio vi ispirerà in libertate Domini: poi vedremo se saprà resistere lui.

 Raccomandategli sopra tutto di pregare la Madonna SS.

e fategli ben bene leggere e riflettere l'Opuscolo sulla vocazione religiosa

secondo i sentimenti di S. Tommaso e di S. Alfonso edito dalla Salesiana, -

e i capitoli sulla vocazione che sono prima delle Costituzioni Salesiane:

una volta che preghi e abbia bene capito quale è il suo dovere

per compiere la sua vocazione, credo che saprà lottare e vincerà.

 Ciò che qui farà a lui ed al fratello molto e grave impressione

sarà che quando lo zio dirà: «per voi ho speso L. 2000, e ora tu hai il posto gratis».

Anche il Prof. Cerrati fu subito convertito dallo Zio,

e mi parlò come sbalordito di simile spesa!!

 Ma voi, benedett'uomo, ma fatemi il piacere e mandate i conti,

e mettetevi un po' a posto su questo, che lascia parecchi poco soddisfatti, e ci nuoce.

 Se ne va a Mg.r Bianchi, gli si mandino e ditemi quando gli va.

Io credo che le ultime 500 lire almeno non ci venissero -

 Anche per le Messe di Mg.r Bressan, non ho potuto consegnare i confessi

perché parte mancano. Credete che non va questa cosa.

Lo so che avete molto da fare, ma ci sono cose essenziali che demoliscono,

facciamo prima queste, e poi il resto se si può.

 Mg.r Bianchi venne qui ma non me ne parlò di s più di suo Nipote -

Si vede che era seccato: sarà venti volte che mi chiama i conti

 Io la sua ricevuta l'ho qui, ma non ci sono i conti, e non la do.

 Vuol dire che quando Amerigo sarà qui, ci sarò anch'io.

Però farà certo presa sull'animo di fanciulli

quando sentiranno che costarono circa novanta lire al mese ciascuno:

ci siano pure spese fin che si vuole, ma è troppo!

Non vi offendete, ma è per evitare anche di perdere una vocazione.

Riservata a voi

 Io direi che Amerigo non dicesse di volere restare con noi;

ma si trincerasse dietro la sua volontà (già espressa nella lettera inviata allo zio)

di volere dare la licenza senza vestire l'abito, per confermarsi meglio nella vocazione.

 In quella lettera scriveva che quando lo metterà ci voleva morire entro

Dunque vuole andare adagio e metterlo, perché non vuole poi smetterlo.

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 I suoi genitori saranno di questo parere, se lui saprà fare bene

 Qui ora c'è anche la nonna, che vorrà influire perché entri subito in Seminario.

Ma egli deve pregare la Madonna e stare forte.

 Deve poi dire che intende ritornare da noi

perché non intende, altrove, di perdere ciò che nei suoi studî

e nella vita morale e dei principî e sentimenti cristiani, ha guadagnato in quest'anno.

 E se gli domandano se intende farsi della Congregazione,

risponda che se Dio lo chiama egli intende di fare tutto ciò che Dio può volere da lui,

e che spera che nessuno vorrà andare contro la volontà di Dio.

 Che per altro come ora non intende precipitare di mettere la veste,

così quello che farà, lo farà con molta riflessione e dopo avere pregato

Voi gli potrete anche dire di venire a consigliarsi con me,

e, quando sia a Roma, di frequentare S. Anna, che è la chiesa della Congregazione

e quindi la sua chiesa.

 E quanto al confessore[,] di interrogare me da chi dovrà andare.

 Io vorrei sapere di preciso quando giungeranno poiché intendo trovarmi a Roma,

sinché non lo abbia indirizzato bene.

A confessarsi lo manderò da P. Cesare che è il confessore della Colonia,

dove domenica abbiamo avuto un'altra vestizione:

così a Roma sono ora 12 chierici: parte andranno a Reggio Calabria.

 Saluto e benedico in Gesù e Maria SS. dev.mo


          Sac. Orione  d. D. P.


 Il Caporilli mettetelo coi probandi[;]

manderò la sua pagella che è a S. Onofrio - Spedisco baule -