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[minuta per lettera di Bianchi Amerigo]       [15 10 1914]


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 Carissimo zio,


 Mi è giunta una lettera del Sig.r Don Orione per dispormi ad entrare in Seminario.

Già me ne aveva scritto mamma, ma stavo tranquillo che il Sig.r Prof. Cerrati

vi avesse portata la mia risposta.

 Caro zio, sono certo che non ti offenderai, ma lascia che ti esprima tutto il mio pensiero.

Per me, se mi obbligherete ad entrare in Seminario e a mettere l'abito da sacerdote,

io mi rassegnerò, ma volentieri non ci vado.

E mi È vero che Mi pare, è vero, che Dio mi voglia tutto suo e Sacerdote, ma

come confidai al Sig.r Don Orione e scrissi anche a te, ma sento che non sono ancora

abbastanza preparato a vestirmi da prete, e vorrei rifletterci su bene; e anche il confessore

mi ha detto che devo pregare ancora prima di fare questo passo. Del resto ricorderai,

o caro zio, che io lo dissi abbastanza già sufficientemente chiaro quando te ne ho scritto,

che cioè desideravo prima dare la licenza.

 Se la mia sarà, come spero, vera vocazione, qui non la perderò giacché è qui che Dio si è degna mi è nata in cuore, e qui si manifesterà di più e la fortificherò coi sacramenti.

Chi fa bene gli studî, e si fa Sacerdote dopo avere bene molto ponderato il passo che dà,

mi pare che in generale riesce meglio. di parecchi altri.

 Il Prof. Cerrati si è fatto Professore e poi prete; e ho letto che anche il Papa

da Avvocato si è fatto Chierico, ed ha fatto poi ancora a tempo a diventar Papa.

 Se la Madonna mi farà la grazia della vocazione ferma, farò a tempo anch'io,

statene certi, non già a diventar Papa, ma buon Sacerdote quale tu, o caro zio,

e tutti voi potete desiderare; e voglio onorare l'abito che porterò e la nostra S. Religione

col buon esempio e da vero Sacerdote.

Come tu ben sai, mi sono messo nelle mani della SS. Vergine dal 15 d'Agosto, e confido

tutto in Lei. Ma ora dunque lasciatemi tranquillo: facciamo un passo alla volta,

come dice il mio Confessore, e si andrà avanti. e lontano e bene

 Il Superiore mi scrive che potrò ancora mettere giù la veste; ma io il pulcinella

non lo voglio fare, specialmente in queste cose: questo è il mio sentimento.

 Capisco che ti costerò di più, ma se faccio buoni studî e mi deciderò bene

per la Religione, Iddio saprà ricompensarti ed io non finirò di esserti riconoscente

e di pregare il Signore di conservarti.

Io qui Qui io sto bene contento, e tutti mi amano

e sento che mi vado formando bene per la fede - perché cambiare? Se fossi stato a

A Roma non ho mai sentita tanta voglia di studiare e tanta felicità di anima cuore come qui;

Se io ci ora sono contentissimo, e l'ho detto anche al Prof. Cerrati. che

 Caro Zio, dopo che ho studiato e xx ho cercato di diportarmi bene,

spero che non avrò per questo un dispiacere.

 Io penso sempre a voi tutti, ho sempre e vi amo moltissimo,

ma vorrei che anche voi altri faceste volentieri questo sacrificio di stare lontani

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per il bene che me ne può venire, e perché mi sapete contento e volete la mia felicità.

Nella certezza Anche il Direttore e i Professori del R. Ginnasio desiderano che mi

fermi qui.

Nella certezza che di ricevere colla tua benedizione una bella lettera che mi lasci in pace,

saluto, etc (qui si fa la chiusa)