V012T095 V012P143
+ Villa Moffa, 17 / 8 - [1]915
Caro D. Sterpi,
Vi mando da D. Ferretti un biglietto di Mg.r Vescovo di Tortona, al quale risponderò
che ho incaricato voi di andare da Lui per dovere di convenienza
e di produrgli la prova che nulla è dovuto agli eredi Golzio.
Voi gli portate tutti e due i documenti:
a/ la ricevuta in carta da bollo, ove la Defunta dichiara che nulla più le devo:
b/ la mia obbligazione, che mi venne restituita quando restituî la somma prestatami.
Tali documenti direte a Sua Eccell. Rev.ma che siete disposto a rilasciargliene copia
conforme per sua norma. E intanto sentirete che dirà -
Questo farete subito, prima che io venga a Tortona, così mi regolerò.
Forse il Lamendola intende parlare delle L. 10 mila date per un determinato scopo?
di cui L. 400 inviatemi a Messina?
Ma nella ricevuta è detto che io nulla più devo.
Non so quindi quali documenti possano avere per pretendere L. 10.000.
Io oggi stesso scrivo al Vescovo, avvertendolo che ho incaricato voi. -
2/ Vi unisco una lettera che Mainini ha mandato già qui -
Noi gli spediremo i libri e tutto. Si vede che è bell'e andato, povero figlio!
3/ Vi mando lettera del Teol. Fortis inviata a Tortona, e da costì alla Moffa -
4/ Io domani sera vado a Cuneo, e poi passo da Torino per Tortona.
Vedrò la Conti e le Fogliano.
5/ Il Teologo Fortis non vi parlò più di quella somma da darsi?
Mi avevate detto che conveniva fare una richieste alle Ferrovie
per una Comitiva di 25 per Tortona.
Se avete questa intenzione, onde risparmiare qualche cosa, converrà fare subito la domanda.
Ho fatto il calcolo e sono 28 quelli che devono venire.
Vedete se può ottenersi che passino da Torino.
Mando oggi Camillo a Roma -
Domani
Saluto e benedico
Aff.mo in G. C. e Maria SS.
Sac. Orione d. D. P.