V012T119 V012P170



 +         Roma, il 3 Dic. 1915

          Venerdì - mattino


 Caro Don Sterpi,


 Avrete ricevuto il mio espresso inviatovi un momento fa;

di esso favorite dirmi se vi è giunto a tempo.

Quella persona, se non è passata già, sarà costì domani sabato o domenica o lunedì o martedì.

Ma temo che il mio espresso sia giunto tardi.

 2/ Altra cosa urgente: vedete che da Tortona hanno chiesto di mettere D. Boccio

(che deve essere già Cappellano) Cappellano all'Ospedale, scalzando D. Zanocchi.

È una iniquità, e non lo so concepire con la rettitudine del Vescovo e del Can.co Riccardi.

 Già Legué di questi aveva riferito certe parole, - ricordate?

Dunque, aprite bene gli occhi, anche co se ne parlassero a Mg.r Cerrati, sentirete.

Credo si tratti proprio del per l'Ospedale -

Oggi a pranzo D. Casa mi riferirà meglio, e vi terrò tosto al corrente -

Io ho invece proposto D. Pensa.

 Se ora non può fare subito, lo supplirà D. Quadrotta o D. Aliffi,

finché sia pienamente guarito -

 Voi, fingendo di nulla sapere, potreste subito parlarne e proporlo a Mg.r Cerrati?

Vedrete un po', secondo che sta D. Pensa -

 Potreste dire a Cerrati: Se chiedessero a Tortona un Cappellano,

voglia far nominare D. Pensa, e sentirete.

 Ho ricevuto la vostra lettera -

Per Cuneo sono piuttosto negativo a dare la terra;

ma temo che tra tre anni ci tolgano la cascina - Ma tra tre anni c'è del bel tempo!

 Non ho più tempo a scrivere d'altro. Scriverò stassera ancora. Povero Biagio!

 Ho ricevuto tutte due le vostre lettere.


          [senza firma]