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+ Roma, il 28 / XII / [MCM]XV
Caro D. Sterpi,
Sapete che D. Ravazzano nelle brevi ore che passai a Tortona ultimamente
mi mise in mano quel suo esposto che si riferisce ai suoi interessi con Mg.r Bandi, di v. m.
Credo doveroso, e per la memoria del nostro Vescovo,
e perché nello scritto si parla dell'Arciprete di Voghera, che voi, a nome mio,
andiate dal Teol. Biscaldi quanto prima,
e lo mettiate a conoscenza della vertenza che si vuol aprire.
D. Ravazzano ignora questo passo che io fo; ma io so di poterlo fare e di doverlo fare
per trattare la cosa in charitate Christi, e come si deve tra Sacerdoti,
cercando di aggiustare sempre, fin che si può, e non di rompere il vincolo della carità
né coi vivi, né coi morti.
Se mai D. Ravazzano avesse moralmente ragione, -
cioè producesse le prove di quanto asserisce,
voi capite che la figura di Mg.r Bandi non ne uscirebbe bene,
e allora vediamo se si può trovare prima una soluzione, senza portare avanti una simile accusa.
Dite pure all'Arciprete di Voghera che, se in qualche cosa posso con D. Ravazzano,
io sarò felice di dare tutta la modestissima opera mia.
Attendo con qualche sollecitudine.
Vostro aff.mo in X.sto
Sac. Luigi Orione d. D. P.