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 +       Anime e Anime

        Cassano Jonio, il 1° di Febbraio 1916


 Mio caro Don Sterpi,


 Domenica, prima di lasciare Roma, ricevetti la v/ lettera.

 1/ Per Vilardi non inquietatevi, egli è a Roma malato;

avrà creduto di far bene a scrivere a suo fratello a quel modo,

intendendo a modo suo qualche mia parola - Ma certo, non credo abbia inteso offendere voi.

 2/ Scriverò al Barone per ringraziarlo.

Avete fatto benissimo a mandare quella offerta ai Novizi.

 3/ Jeri l'altro a Roma persi il treno, così invece di trovarmi oggi a Roma,

sono ancora qui perché a Napoli non trovai più la coincidenza in diretto.

 Desidero poi anche andare a visitare le Suore della Michel che sono a Pisticci,

vicino a Metaponto. Quindi non giungerò a Tortona che Sabato o domenica

 4/ Vi unisco una lettera che ricevetti jeri mentre stavo proprio per partire.

La metterete con le altre. Vuol dire che o sarete andato o andrete a Genova

e sentirete tutto ciò che ha da osservare - tutto ciò che ha di vero e di buono, -

siamo ben felici di accettarlo.

 Sono ben lieto che l'Istituto femminile sia una cosa ordinata e molto ordinata

ma non è mai un disordine il sacrificare all'ordine morale e alla carità l'ordine materiale -

 Voi sentite bene tutto Io veramente da queste lettere non riporto buona impressione,

e temerei che essa non sia di tale virtù e spirito

da essere davvero superiora e madre in G. C. delle altre -

Oltre l'ordine mi pare che le occorra qualche cosa di ben più importante ed essenziale.

 A questa lettera al momento non c'è da rispondere -

Le risponderò dopo che conoscerò le ragioni e le risponderò molto in Domino -

 Aff.mo in G. C. e Maria SS.


          Sac. Orione  d. D. P.


 P. S.  Vedete che D. Ghezzi si era offerto di prendere Biagio

o qualche nostro Chierico per attendente. Datevi subito attorno.