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 +        Roma, il 18 / 2 [1]917  sera


 Caro Don Sterpi,


 Vi posso ora rispondere in merito al telegramma vostro di jeri,

che si riferisce all'acquisto di Como.

 Quella persona è disposta a giungere anche a cento mila.

 Ma ora direbbe che voi o scriveste o andaste, se questo meglio credete,

e saliste sino a 85 mila e anche, nel se crederete, sino a 90 mila,

riservandovi in questo caso, nel lasciarvi di parlarne a me.

 E intanto vedrete, se egli ha altri acquirenti davvero per mano,

perché ricorderete che già altra volta ha dato un tempo fisso entro cui si doveva rispondere,

e intanto, passarono mesi, e non ha venduto, e non venderà di certo a questi chiari di luna.

 Voi mi avvertite subito di tutto: credo che cederà, almeno a 90. Attendo adunque.

 Vedete che Como ora deve essere zona di guerra,

e quindi occorre un passaporto speciale.

Ci deve essere incluso anco il bosco di mq 10.000 circa.

 Direi di andare, scusandovi che, essendovi la censura, preferite parlargli;

ciò potreste scrivergli prima.

 Vi mando copia del ricorso fatto oggi per D. Mario.

 Che colui che dovrà morire sia il Can.co Guffanti?

mi viene questo pensiero, leggendo la vostra.

 Tanti saluti e conforti in Gesù C. e Maria SS.


          Sac. Orione  d. D. P.


Copritevi bene, se andate a Como, e sostenetevi.