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 +         Roma, 24 luglio 1918


 Caro Don Sterpi,


 1/  Se io fossi già partito quando giungerà la risposta da Torino di questo telegramma,

Don Risi vi avvertirà tosto per espresso o per telegramma, così vi sapete regolare

 2/ Io devo vedere qualche Cardinale ancora, e poi ho finito, e vado giù per la linea

di Cassano con il Chierico che mi avete mandato.

 Per altro, avanti di partire, vi telegrafo.

 Roma è eterna: quanto tempo si perde!

 3/ Sono stato a Rocca di Papa dalla Spalletti. Tutto bene. Vi unisco la sua lettera.

 4/ Ora vorrei che voi parlaste alla Michel,

e che Le diceste questo questo che scrivo a voi.

 5/ Ho scritto a Mg.r Vescovo per Bescapé, [Bascapé] mandandogli anche

la vostra lettera a me.

 E poi ho scritto a Bescapé [Bascapé] che vada dal Vescovo lui.

 6/ E per Don Cribellati avete poi mandate le L.2500 o 3000?

 Vedo che non mi avete più scritto niente, e penso avrete fatto voi.

 7/ A Bra verranno da Roma: Don Risi, Don Mario, Don Segalerba:

il Ch.co di San Giovanni un Chierico moro, che è già qui pronto e 6 ragazzi probandi,

che li condurrà su Don Mario, e che sono veramente buoni.

 8/ Sono stato alla Congregazione degli Studj, e, da parte mia, ho definita la cosa

di Noto: Sono tutti del mio parere, secondo quel Memoriale inviato.

Ho parlato anche col Cardinale.

 9/ Sono stato da Misciatelli: bene.

 10/ Mi preme che vediate la Michel.

 Se sua sorella era pronta a dare L.250 (o) 230 mila

si potrebbe piuttosto pagarle l'interesse del resto non avendone prese che 120 mila.

 11/ Sentitela un poco.

 È certo che essa ha bisogno di mettere piede qui.

 E sarebbe sempre nella nostra Parrocchia .

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 È là dove D. Adaglio scrisse che volevano comprare le altre Suore.

 Basta: saluto e benedico -

 Il Signore e la SS. Vergine ci ajutino.

 Vostro aff.mo in G. C.


         Sac. Orione  d. D. P.


 forse la Michel troverà difficoltà per l'atteggiamento assunto dal nipote.