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 +        Cuneo, il 19 Sett. 1918  ore 19


 Caro Don Sterpi,


 Vi scrivo dopo che oggi già vi ho scritto altra lettera.

 C'è stato ora il Capitano Medico a visitare Don Pensa, -

vi scrivo dalla camera del malato.

 La malattia nella parte che tocca i polmoni va meglio. Ora ha 37 gr. di calore.

 C'è ancora l'intestino, che ha bisogno di essere pulito,

e domani prenderà una piccola purga ancora.

 Oggi ha riposato tranquillo ed ha anche un po' sudato.

 È più sollevato di stamattina -

 Sarà cosa lunga ma, se si usa riguardi, spero che se la caverà.

 A San Remo, come ho telegrafato, spero avrete subito mandato Sebastiano.

 Mandare altri, non saprei chi, e non sarebbe gente pratica.

 Mi sono accorto che anche San Remo è flagellato da questa malattia

perché l'altro jeri ho chiesto al Prof. Senatore Ceccone, venuto a visitare D. Pensa,

se la convalescenza poteva il malato farla a S. Remo. E mi rispose che, come sito,

sarebbe stato l'ideale pel clima, ma che ora le condizioni di salute colà erano tali

da non poterci neanche pensare.

 Povera Clemenza! Pregherò e farò pregare qui, e stasera le scriverò.

Io verrò sabato.

 Sono stato dalla Zurletti che mi aspetta per parlarmi e darmi una carta. È molto giù -  State attento voi alla salute.

 Saluti da D. Pensa e D. Montagna.

 Aff.mo in G. C. e Maria SS.


          Sac. Orione  d.D.P.