V013T054 V013P077
+ Cuneo, il 19 Sett. 1918 ore 19
Caro Don Sterpi,
Vi scrivo dopo che oggi già vi ho scritto altra lettera.
C'è stato ora il Capitano Medico a visitare Don Pensa, -
vi scrivo dalla camera del malato.
La malattia nella parte che tocca i polmoni va meglio. Ora ha 37 gr. di calore.
C'è ancora l'intestino, che ha bisogno di essere pulito,
e domani prenderà una piccola purga ancora.
Oggi ha riposato tranquillo ed ha anche un po' sudato.
È più sollevato di stamattina -
Sarà cosa lunga ma, se si usa riguardi, spero che se la caverà.
A San Remo, come ho telegrafato, spero avrete subito mandato Sebastiano.
Mandare altri, non saprei chi, e non sarebbe gente pratica.
Mi sono accorto che anche San Remo è flagellato da questa malattia
perché l'altro jeri ho chiesto al Prof. Senatore Ceccone, venuto a visitare D. Pensa,
se la convalescenza poteva il malato farla a S. Remo. E mi rispose che, come sito,
sarebbe stato l'ideale pel clima, ma che ora le condizioni di salute colà erano tali
da non poterci neanche pensare.
Povera Clemenza! Pregherò e farò pregare qui, e stasera le scriverò.
Io verrò sabato.
Sono stato dalla Zurletti che mi aspetta per parlarmi e darmi una carta. È molto giù - State attento voi alla salute.
Saluti da D. Pensa e D. Montagna.
Aff.mo in G. C. e Maria SS.
Sac. Orione d.D.P.