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+ [Tortona] 1 Ottobre [1]918
9 di sera
Caro Don Sterpi,
Il Signore ci ha visitati ancora, chiamando a sé Don Guida,
i cui funerali saranno domattina a Grava, dove è morto.
Vi andrò con quattro Chierici di San Rocco e Don Enrico.
Pregate per l'anima Sua .
II/ Ho ricevuto il vostro espresso stasera.
Io vorrei che egli, il Can.co Zema, desse un tanto alla Congregazione
per un dato numero di anni, e sia vincolato pure cedendo alla Congregazione,
o a Chi per essa, il Santuario, la Casina e quel terreno che crederà.
Abbia pure l'uso delle due camere.
Finisca il Santuario lui.
Se (crede) (che) vede in questa Congregazione l'opera che fa per lui e il digitus Dei,
questo dito non lo leghi, altrimenti non avrà più un'opera di Provvidenza,
ma un'opera di calcolo umano.
Lasci al Superiore mano libera più che può.
Conviene che il personale abbia una specie di stipendio, o sia una tale somma
che reso inabile al
lavoro o vecchio, non vada a pesare su altre Case invece
mentre ha lavorato a Prunella.
Quanto al resto: depositi pure in mano del S. Padre, come meglio desidera.
È certo un cambiamento di carte e un atto di sfiducia.
Solo chiedo di non essere in mano di Amministrazioni di verun colore,
perché so come vanno a finire.
Quanto alle Suore della Michel non le voglio a Monte Mario:
preferisco vedere se posso mandare delle nostre.
Scriverò ancora domani. Vi conforto e benedico
Aff.mo in G. C. e Maria SS.
Sac. Orione