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[Espresso]


Personale


[Al M. Rev.do Signore Sig.r Don Carlo Sterpi

Borgo Pio, 102 B - Sant'Anna-Roma]


         [Tortona] Sabato 5 Ottobre 1918

         S. Placido


 Caro Don Sterpi,


 Un po' fa, appena spedito il mio espresso dattilografato, col quale altro io non feci

che quasi tutta calcare la vostra lettera, mi è parso di trovarci un articolo capestro per noi,

nel n.IV, pel quale ogni volta che al Canonico paresse di doverci licenziare,

ci può mandare via, dicendo che non possiamo più adempiere alle obbligazioni assunte.

 Ora io vorrei, se vi è possibile, che vi aggiungeste: Quanto sopra, in questo numero IV°

tutto si farà d'accordo col Superiore Generale, o chi per esso.

 2/  Entrate pure nell'ordine di idee sue circa l'Istituto per le Missioni all'Estero.

 Ditegli che a Tortona non è ancora approvato in ente morale,

ma l'Istituto è già approvato per le Missioni all'Estero dal Governo.

 Questi Istituti Esteri è più difficile che vengano incamerati, perché, diceva Gambetta,

«l'anticlericalismo non è merce di esportazione, e allo Stato giova sempre tenere vive

le Missioni all'Estero per l'influenza e la lingua nazionale».

 Tutto sta a vedere come si potrebbe non avere poi le mani legate dal Consiglio

di Amministrazione dei fondi. Il che lo studieremo.

 Per ora quindi faccia almeno almeno un testamento olografo, e ve ne dia copia.

 Per la somma annua vedete che ci possa essere margine

 Cercate di ottenere il più possibile, senza compromettere.

 Altro su questo non ho: pregate e poi regolatevi in Domino.

Vedete ciò che nelle mie vi ho scritto.

 Ho ricevuto bellissima lettera dal Vescovo.

 Vi scriverò pel subito pel terreno vicino Chiesa Ognissanti.

 Qui nessun malato.

 Saranno giunte quelle due nostre per M. Mario.

 È giunta qui la Marchesa che approvò: partirono che essa era ancora a Genova.

 Prima che il Can.co Margiotta discenda a Reggio, bisogna che faccia qualche scritto,

per non andare là in aria.

 E del deposito alla S. Sede non ne parla più?

 Saluto e benedico per spedire. Io sono a casa domani e dopo:

non vado a S. Sebastiano; ci va Don Bianchi.

 Aff.mo in G. C. e Maria SS.


           Sac. Orione D.P.