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 +       Tortona, il XIV / 8bre 1918 ore 15

        Anime e Anime!


 Caro Don Sterpi,


 La vostra lettera dove mi riportavate la lettera di Marsaglia

e che deve essere stata da voi scritta prima dell'ultima da me ricevuta, io la ricevei solo jeri,

cioè ricevei prima la vostra penul ultima della vostra penultima.

 Così io ho risposto con quei due disegnetti.

 Va bene: dite a Don Adaglio che mi mandi la lettera di Marsaglia

ed io cercherò di trattare con Marsaglia, e poi si parlerà col Conte.

Ma intanto che vi proibisce di tastare il terreno col Conte? Dicendogli se egli sarebbe

disposto? Questo bisognerebbe anzi farlo, così non di assalto, ma durante

una conversazione amichevole.

 2/ E quanto al Can.co Margiotta potrei anche obbligarmi che mano mano che da uno

la proprietà passa in testa all'altro, chi la assume prima in forma legale si obblighi

davanti alla Santa Sede a non vendere.

 3/ E i malati della Colonia come vanno?

Vedete che al Bambin Gesù c'è la Superiora che era qui: essa non è Superiora ma può molto.

E c'è anche Suor Guerra la Sorella di Don Olderico, - è facile poter avere agevolezze

per mettervi ragazzi.

 Anche il direttore è mio grande amico. Parlatene con Suor Anna,

la Superiora cioè che era qui, che vi dirà chi è.

 Così potreste andare a nome mio dalla Duchessa Maria Salviati,

che conosce molto me, e mi è devota, ed è intimissima del Conte Servanzi,

e delle nostre idee: figlia del Duca Salviati I° Presidente Opera dei Congressi.

 Vi do la dolorosa notizia della morte di Canegallo.

Morì molto molto cristianamente Andrò domattina ai funerali.

 Ricevo in questo momento la vostra lettera del 13 con entro la minuta

di quella da voi inviata al Can.co Margiotta. Essa va benissimo.

 Quanto allo scrivermi una lettera da far vedere al Can.co Margiotta,

vorrei ora prima sapere da voi come egli ha preso la vostra.

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 Se egli non ve ne avesse ancora parlato andate voi da lui, e, caso mai, gli direte:

la garanzia la daremo noi alla Santa Sede: mano mano che la proprietà passa da uno all'altro,

ci obbligheremo con la S. Sede a non vendere e né a cambiare lo scopo del lascito.

 Sentirete che vi dirà.

 Io ho incaricato Mg.r Albera di mettere le cose in modo con Mg.r Arcivescovo

di Reggio, che non ci siano difficoltà per assumere noi Prunella

 Sono contento che Bianchi non vada a Reggio: non mi è piaciuto quando fui a Roma,

benché si mostrasse abbastanza affezionato; ma non ha Dio con sé, e non è sincero.

 Fategli del bene, ma vedete che non vi faccia perdere del gran tempo.

 Se il Can.co Margiotta non si fida di noi, come possiamo noi fidarci di lui,

se almeno non fa un contratto di affitto per 29 anni? o per un periodo anche minore di anni?

 Per la parte di terreno vicino alla Chiesa che può prendersi a L35 circa il mq,

qui non c'entra più Marsaglia: non potreste, almeno di questo, già parlarne al Conte?

 Qui nessun malato.

 Ho fatto iscrivere a S. Remo i 5 del Patronato; ma non vi andranno tutti.

 I certificati d'esenzione tasse sono giunti, e li mando stasera dal Ch.co Delrosso.

[Del Rosso] C'è qui Pagella, che è stato a casa qualche giorno,

ed è tornato meglio di quando era alla Moffa: è una vera consolazione.

 Ho pagato gli interessi alla Conti e ho inviato L.100 a Genova;

perché ho ricevuto dal Patronato L.392,50.

 Qui sono tre giorni che piove a dirotto.

 Domattina a S. Bernardino celebreremo tre Messe, ed una sarà cantata:

io non potrò cantarla, perché dovrò essere al funerale a Carezzano.

Così nel 25mo Anniversario seppellisco uno dei primi e più cari alunni.

 Il Vescovo è fuori ancora.

 C'era qui Remo, che è partito jeri sera. Piuttosto bene.

 E per la casa della Michel?

 Don Risi potrebbe andare alla Congregazione degli studî per conoscere

che cosa ha poi risposto il Vescovo di Noto?

 Vi conforto molto nel Signore e nella Madonna SS.

 Preghiamo a vicenda, e cominciamo con la divina grazia a servire nostro Signore

e la Santa Chiesa e a farci santi come vuole il Signore.

 Aff.mo vostro


          Sac. Orione  D. P.