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Sia lodato Gesù Cristo


 +        Roma, il 13 Nov.bre 1918

         mattino


 Caro Don Sterpi,


 1/ Sono qui giunto jeri, ed ho trovato le vostre lettere e ogni altro scritto inviatomi.

 2/ Mi affligge assai lo stato di quei nostri di Bra, e prego il Signore di assisterli,

confortarli e salvarli. Continuate a darmi notizie.

 3/ Il Card. De Lai ha ottenuto dal S. Padre che la Casa di San Filippo

sia a noi venduta per L. 100.000, con 50 subito.

 Ho fatto chiedere al S. Padre un'udienza per ringraziarlo, e la avrò stamattina stessa.

Facilmente vi condurrò con me anche in Can.co Margiotta, che già ho riveduto jeri sera.

 Vedrò pure il Card. De Lai, e lo ringrazierò.

 4/ Teleg Mando alla Michel un espresso dicendole che vi passi intanto quella somma che ha, perché io possa fare l'atto e la casa non abbia a sfuggirci; poi il resto lo darà.

 Intanto io la casa la faccio intestare a Don Adaglio. Che ne dite?

 Mando anche un espresso a voi in questo senso, da presentare alla Michel

per avere il danaro e presentarvi. Le direte pure che ho fatto il contratto per L. 100.000,

più le spese di atto senza dire di più per ora.

 Vi mando pure una lettera espresso avuta oggi dalla Michel. Scrivendole,

rispondo anche a quanto mi dice pel Brasile.

Desidero che la Michel tenga fin'ora segreto l'acquisto di Roma, finché non è stipulato.

 5/ Il Can.co Margiotta mi diede copia del suo testamento;

mi pare che abbia già cambiato parecchie cose.

 6/ Per Sparpaglione già vi ho telegrafato e poi anche scritto da Reggio.

Se vedete che il ragazzo ha il cuore ancora attaccato alla Congregazione,

fate di tutto per non perderlo. Si tratta di uno che ha già la licenza,

e D. Bosco l'avrebbe tenuto anche non pagasse nulla.

 Forse ho prima sbagliato io: vedete di rimediare voi.

 7/ A Reggio aspettano Don Pensa con Don Cagnazzi.

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 8/ Pennestri lasciatelo iscritto e che frequenti ancora la Iª Ginn.le,

poiché presto o lo verrà a prendere un agente di P. S. in borghese,

o lo farò accompagnare da un nostro Chierico a Reggio Cal.

 Concezio lavori Matruntola vedete se potete fargli del bene e tirarlo ancora

alla vocazione.

Gli orfani del terremoto vanno rarefacendosi: bisogna tenerli da conto

e vedere di darne a Dio più che si può.

 Parlategli e persuadetelo a fare il Ginnasio dopo che fece fiasco nelle tecniche.

Come si é ripreso qualcun altro, chissà che non si riprenda anche lui?

Il Ginnasio dovrebbe farlo interno.

 Frizzi o mandatelo ancora a scuola oppure a lavorare. Ha 15 anni forse.

 Per gli altri vi scriverò presto o verrò.

 9/ Fiori, Viano, Moncalieri, Fafone, Di Luca, Ghiglione, Raffinella, [Roffinella]

Giulietto (quando abbia frequentato un po' a Bra[)] - si fermano a Tortona.

E, per ora, anche gli altri: poi vedremo insieme.

 Di Jorio già dovrebbe ajutare ad assistere, essendo un po' alto.

 10/ Fiori non può frequentare le scuole del Seminario, dovendo assistere;

ma chiedete al Vescovo per lui gli altri due minori,

e sarei lieto che per Natale potesse essere suddiacono.

 11/ Per Viano parlate col Rettore perché possa frequentare la Iª teologia.

È bene fare subito. Facilmente verrà anche Nunzio e se saranno licenziati presto,

anche Don Bariani suddiacono e qualcun altro.

 12/ Andate subito dal Vescovo per Fiori, pei suoi due ultimi Minori.

 13/ Da Cassano ho risposto al Superiore dei Veneziani che l'avrei visto volentieri,

ma che non posso dire quando arriverò. Anche oggi vado dal Santo Padre

capirete che poi devo vedere il Card. De Lai: devo vedere l'Avv. Pacelli

per fissare epoca del contratto: devo vedere quel Sig.r Giovanni di S. Maria in Cappella

e parecchie altre persone e cose.

 Il Patriarca mi vorrà a Venezia per quell'Istituto di orfani: ci andrò anche prestissimo

e ci vado con intendimento di accettare, con l'ajuto del Signore.

 14/  A Cassano ho dato la veste a cinque bravi Chierici che fanno 2da alcuni,

e tre la 3ª.

 Sono stato anche dal Vescovo: sono stato anche dalle sorelle Pesce:

sono partito contento: mi ha pagato il viaggio il povero Don Curetti.

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 15/ Ieri qui vidi il Conte al quale diedi il Regolamento

e l'Organico degli Artigianelli di Torino.

 Oggi andrò a pranzo da lui. È proprio un vero figlio della Chiesa

 16/ Mi chiese che si è concluso pel terreno di S. Giovanni;

ho poi visto quella lettera di Marsaglia. Vedrò se sarà il caso che veda io il Maraini

o che veniate voi. Sono però contento della lettera dell'Ernesto Marsaglia.

 17/ Spero che presto giungeranno i nostri poveri Chierici prigionieri:

se giungessero prima di me, confortateli assai e vadano tutti a riceverli alla stazione.

 18/ Entro oggi vi spedisco alcune poche righe che, se ancora c'è posto,

vorrei si pubblicassero sulla «Madonna della Guardia» Si riferiscono alla vittoria.

 Mettete tra le offerte di cioè pubblicate: L dalla Sig.ra Emilia Cuneo L. 25.

 19/ La lettera della Michel ve la manderò entro oggi: ho bisogno di averla sott'occhi

per risponderle oggi stesso.

 20/ Capisco che sul Ch.co Raiteri non ci sarà da fare conto per quest'anno.

 A me però scrisse a Reggio una lettera che va meglio assai, e ciò dopo.

 21/ E le suore di S. Bernardino come vanno?

 E a Quezzi? Vive ancora quella povera Marietta? Basta, finisco per spedire.

 22/ Chiederò una benedizione particolare al S. Padre per i nostri malati e malate:

per voi e per tutti i nostri vicini e lontani e anche per le Clarisse e Chierici di Venezia.

 Saluto e benedico

 Aff.mo in G. Cr. e Maria SS.


          Sac. Orione  d. D. P

Qui tutti bene e salutano.


 ore 3 pom. di mercoledì


 Vi spedisco a parte copia del testamento del Can. Margiotta.

 Unisco ad esso ciò che vorrei stampare in Iª pagina circa la nostra vittoria -

Sono tratti tolti dalla lettera del Vescovo.

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 Sotto ci va la data e la firma del Vescovo

 Dove i pezzi sono staccati, ci vuole vogliono dei ....

 Non ho altro per oggi

 Vi scrivo dal Conte dove venni a fare colazione.

 Ho condotto dal Papa anche il Can.co Margiotta, che ne fu contentissimo.