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 +       [Roma] Mercoledì 13 / XI [1]918

        notte


 Caro Don Sterpi,


 1/ Ricevo vostro espresso e altro espresso da P. Tormene.

 2/ Spero che a questi avrete fatto a tempo comunicare come alle Clarisse

la speciale benedizione che inviò loro il S. Padre.

 Iddio li accompagni: spero pregheranno sempre per noi.

 Andrò a Venezia appena potrò.

 3/ Oh quanto, quanto mai mi affligge lo stato di salute di quelli di Bra!

 Come vorrei potermi trovare con loro ad assisterli!

 Chissà come starà quel figliuolo a quest'ora? Dico di Minucci.

Pregherò molto per lui come per gli altri tutti.

 Farò mandare su latte di qui, dalla Colonia;

ma ci vorranno parecchi giorni ad arrivare a Bra.

 Per Minucci domattina avvertirò Patronato del trasferimento avvenuto.

 Oggi proprio ho pure chiesto al S. Padre una speciale benedizione

pei nostri malati di Bra, e il Papa si fermò a parlare di Bra, culla del Cottolengo.

 4/ Non potei oggi scrivere alla madre, perché mi portò fuori il Conte,

poi fui col Can. Margiotta, poi da Buttaoni notajo, poi da De Lai,

al quale non potrò parlare che domani sera; ma è bene mi sia presentato subito.

Ho anche impedito la nomina d'un Vescovo cattivo.

 Scrivo certo domani alla Michel.

 5/ E Piccinini e Piccardo come stanno? Ma mandateli a S. Remo

appena vi è possibile! Vedete che hanno poco filo sulla rocca.

 6/ Mi addolora assai lo stato di malattia delle Suore

- Pregherò per loro - Ora che hanno la casa libera...

 7/ Per Sparpaglione va benissimo come avete fatto.

 8/ Qui tutti bene

 9/ Avrete ricevuto i miei due espressi, una lettera era anche raccomandata.

 Vostro aff.mo in G. Cr. e Maria SS.


         Sac. Orione  d D Pr