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 +       [Tortona] 3 Dicembre [19]18  sera


 Caro Don Sterpi,


 1/ Rispondo al v/ espresso del 2 Dic.

 2/ Circa le 50 mila che resterebbero di ipoteca sull'Istituto San Filippo,

voi vedete che importi per noi prendere (oltre a tenere l'ipoteca sulla Casa)

prendere tante obbligazioni emesse dalla Società per 50 mila lire.

 Vi dirò il mio pensiero e la mia speranza. Mia speranza era

(tenendo solo l'ipoteca sulla casa) di ottenere tra qualche anno

che il S. Padre me la condonasse in tutto o in parte; ma se prendo le obbligazioni,

come potrei poi chiedere ancora alla S. Sede un condono?

 Quindi voi vedete bene come potrebbe farsi; ma è cosa da non farsi capire a Pacelli.

 Come vi telegrafai da Torino, la Michel mi diede un'altra cartella da L. 20 mila.

 Quali agevolezze offre a noi la proposta di Pacelli?

 Non sarebbe una doppia obbligazione?

 O leverebbero ogni ipoteca dalla casa S. Filippo,

e così non avremmo ricchezza mobile e interessi da pagare.

 Vi ha detto Pacelli se ci restano interessi e a quanto al %?

Certo che se non ci fossero interessi e la S. Sede si accontentasse di ricevere il capitale

a rate annuali, mi pare sarebbe bene - Vedeteci bene voi.

 3/ Sono contento che il Sig.r Giovanni sia con voi: trattatelo bene.

 Avrà freddo? Caso mai provvedete in qualche modo.

 4/ E D. Risi come ha potuto provvedere per S. Anna? Ditemelo,

perché non vorrei che si trovasse troppo in croce.

 5/ Don Zanocchi è qui e così D. Pensa, e si fanno buona compagnia.

Vi unisco una lettera

 6/ Io verrò al più presto; ma sempre tra qualche giorno. Quanto al compromesso,

firmate pure tutto voi, non occorre ci sia io.

Col Marsaglia, ve l'ho telegrafato, non mi fu possibile entrare nel prezzo:

già aveva tentato tutte le vie per non avere un abboccamento con me.

 Appena entrato e sentito che volevo parlare delle condizioni, del subito mi disse:

è già tutto fatto: Maraini già mi partecipò che tutto è concluso con Don Sterpi

nell'interesse della S. Sede. Io dissi: non è la S. Sede.

 Quindi egli seppe da me chiaro che non è la S. Sede.

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 Rivedendo quelle condizioni, mi parve vederci per noi una trappola:

ci obblighiamo cioè ad acquistare la striscia dei 5 metri di profondità a L. 30,

ma essi non c'è che si obblighino a loro volta a venderla a noi;

quindi mentre noi da quel lato non possiamo fabbricare[,]

domani potremmo anche essere tappati entro, se vendessero per maggiore prezzo ad altri

essendo lungo una via che può avere aperture di negozî, sia pure via secondaria.

Su questo, Marsaglia disse che se Maraini non concedesse,

egli intende di essere obbligato e caso mai di dirlo a Maraini.

 Pel tempo di pagamento non ho potuto fissare il quantitativo per volta

se volessimo pagare prima; ma come principio generale accettato

disse che accettava di essere pagato prima -

 Per la casa colonica disse non potere decidere nulla,

perché non sapeva i contratti col colono.

 Per il reticolato invece della cinta, come vi ho telegrafato,

disse che se il Regolamento Municipale non obbliga,

ritiene che anche Maraini non vorrà obbligarci - Nel resto non potei entrare.

Ho capito che Maraini lo tiene giornalmente al corrente di tutto.

 Oggi ho parlato con la Marchesa che è pronta a figurare come compratrice

almeno di una parte.

Anche intestando a due persone o ad una persona sola, come meglio crederete in Domino,

converrà dichiarare nel compromesso per persone a dichiararsi.

 Io cercherò di venire al più presto; ma continuate ogni pratica come io non ci fossi:

il giorno prima di mia partenza vi telegraferò

 Sono molto contento del lavoro che fate alla Colonia: ero su le spine.

 Per quelle due figliuole che sono colassù vedrò di parlarne alla Superiora

 Si capiva che non erano formate; ma era fu una necessità.

 Per la pratica col Barone Monti vedo che non c'è nulla da fare.

 Possenti è un vero buon cristiano: gli ho telegrafato jeri, 2 corr. di mattino,

un po' tardi, invero; ma, comunque, quello che avrà potuto fare, certo l'avrà fatto.

 Vuol farsi nostro Sacerdote.

 Il Barone Monti potrà dare ad ogni nostro chierico qualche sussidio.

 Ho scritto al Prof.r Fornari che presto sarò a Roma.

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 Tutti vi salutiamo e preghiamo il Signore e la SS. Vergine per voi e per tutti.

 Vostro aff.mo in C. Cr. e Maria SS.


           Sac. Orione


 È giunto il Ch.co Gemelli, ma suo fratello era già sepolto morì benissimo.

 Stamattina ho celebrato dalla Conti.

 A Marsaglia ho detto che avendomi voi comunicate le condizioni,

ho pensato io come io di andare da lui - ciò per vostra regola -