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 +        Roma, sera del 19 Dic. 1918


 Caro Don Sterpi,


 1/ Oggi nulla ho ricevuto da voi.

 2/ Ebbi, invece, la qui acclusa da Genova.

 3/ Non gli rispondo per ora.

 4/ Oggi Pacelli disse che non si poteva fare con privati quella combinazione colle

obbligazioni, quindi: o vedere se si poteva pagare subito tutto oppure, urgendo alla Società

di liquidare, egli avrebbe parlato con Josi e più in alto per cedere le obbligazioni ad

un Istituto che avrebbe a sua volta preso lui ipoteca sulla Casa S. Filippo per L. 50.000

 Andrò a rispondergli domattina, dicendogli: 1/ che non possiamo pagare subito tutto.

Che se fosse stato di pagare un 75 mila lire e tutto sia finito, pagheremmo noi,

facendo noi una ipoteca sullo stabile, e che, in vista dell'opera buona, questo chiedo,

pronto ad andare ancora dal Card. De Lai o dal Papa.

Capisco che, per Natale, difficilmente questo contratto si farà; ma, comunque,

la Casa è nostra. Attendo vostre lettere pel terreno Marsaglia.

 Vi mando un appunto da mettere sull'Ordine riguardante la Casa della Michel

da una parte, e, in parte staccata l'annunzio del nostro Istituto in Alessandria.

 Spero inviarvelo stassera, se non lo troverete qui incluso.

 Non ho tempo a mandarvi l'accenno pel nostro Istituto in Alessandria.

 Mettete bene in evidenza e in grosso quello della Michel, con un bel titolo in grande

 Saluto e benedico

 Aff.mo in G. C. e Maria SS.


          Sac. Orione  d D P


 Ho scritto al Vescovo ringraziandolo per Fiori.

 Nella lettera a Mg.r Daffra mi pare che potreste mettere questi sentimenti:

 1/ Che furono le Monache a chiedere di venire da ad abitare dove sono,

per loro maggior comodità sia per le pratiche religiose e per la Chiesa che per il loro lavoro

 2/  Che prendete atto con dispiacere del loro licenziamento, e che il quale pure

con una forma molto fraterna, viene fatto in forma modo che non vi sentite di insistere,

tanto più che esse mai avevano fatto sentire sospettare un tale passo.

Che, parlando in Domino, vi pare tutt'insieme che quelle figliuole facciano un passo

sbagliato, perché, chiudendo domani gli occhi Mg.r Daffra,

esse avrebbero per qualunque evenienza avuto sempre un appoggio nella nostra

Congregazione; - la quale, per altro, sempre memore e riconoscente, sarà lieta ogni

qualvolta le sarà fosse dato di fare cos qualche cosa per le Suore di S. Marta.

Che qualora il Consiglio di Amministrazione ritenesse di ritirare il licenziamento

 Fategli capire che io non sono a Tortona,

e che la cosa certo non potrà non farmi dispiacere.