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 +         Roma, il 28 / XII [1]918


 Caro Don Sterpi,


 1/ Pensa e Gandini saranno a casa in questi giorni, già sono partiti i loro sostituti.

 2/ Le nostre Suore potete farle partire subito: prendano il treno che parte il mattino

da potersi fermare a Genova fino a sera dalla Superiora o a Quezzi.

Spedite però un espresso alla Superiora a casa sua,

avvertendola del giorno e ora di arrivo a Genova, e speditene uno a me,

avvertendomi di quando arriveranno qui.

 Nelle lettere di Don Felice avrete trovato che c'è pure da avvertire il Monastero

della Visitazione non so se di Quarto o di Quinto,

perché c'è una visitandina che farebbe il viaggio con loro fino a Reggio C.

 A Suor Carità vi prego di raccomandare due cose: che sia umile e caritatevole

e che serva le altre, più che farsi servire. Voi glie lo sapete dire, ed è meglio che in bel modo,

glie lo diciate voi e facciate bene e ben capire, per non fare delle altre delle martiri.

Possibilmente, anzi vi prego che le tre nostre in viaggio non vestano da Suore.

Ho detto già questo qui alla Superiore e venni a sapere che sarà difficile per Suor Carità,

la quale già si è tagliata i capelli. Tuttavia vedete se appena è possibile

che anch'essa vesta l'abito civile, - se non si può, pazienza!

Non è bello che facciano tutto questo lungo viaggio vestite da Suore.

Si vestiranno poi là, già siamo intesi con Don Felice.

Quanto alla classe, se possono viaggiare in 3ª, è meglio;

è vero che il Can.co Margiotta pagherà ma, finora, non ha dato nulla,

e non devo gravare, dati i momenti, codesta Casa.

Qui a Roma si fermeranno qualche giorno, se io non potessi andare subito ad accompagnarle.

Se vado giù, penserei di andare fino a Noto.

 Mandatemi subito copia di quella lettera che inviai alla Concistoriale

Congregazione Studî che riguardava la Colonia - era la mia risposta -

voglio portarmela dietro perché prevedo che col Vescovo se ne tratterà.

Con quel Sacerdote di D. Risi che doveva dare le 30.000 non si è fatto nulla finora

e penso che non se ne farà nulla: questa fu la mia impressione.

E col Il Sig.r Giovanni neanche non è curato come vorrei:

qui fa molto freddo e, malgrado lo abbia ripetutamente raccomandato[,]

fin ora non gli hanno mai acceso un po' di fuoco.

Jeri sera è giunto D. Quadrotta con il moro e un convittore, - quel Ninai del patronato

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 Il moro deporrà l'abito, e il convittore ritornerà a S. Remo:

mi disse di averlo condotto qui per svago.

 Meno male che S. Remo ha L. 12.000 di debito.

 Quel Sacerdote di D. Risi portò ora cartelle al 3,50% per L. 30.000 nominali.

Sono le vecchie cartelle di Stato. Ci staccò già il tagliando: quindi anche per questo

non si possono vendere: poiché anche col tagliando erano solo all'82%.

Comunque, è sempre un aiuto, e si potranno sempre lasciare in deposito.

 Sono tre giorni che qui non giunge nessuna vostra lettera.

 Saluto, conforto e benedico.

 Aff.mo

          D. Orione  d D Pr


 D'Alessandro è passato qui jeri; andò alcuni giorni in famiglia a Collarmele.