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[Al M. Rev.do Don Carlo Sterpi

Istituto San Filippo, Via Alba, 5

Quartiere Appio Roma 40]


         [Tortona] 24 marzo [19]19

 +        Anime e Anime !


 Caro don Sterpi,


 Ricevo v/ lettera del 23 corr. di ritorno da S. Severino

 1/ Vi desidero vivamente qui, ma ripeto ciò che già vi ho scritto,

se i monaci non concludono nel senso nostro e per iscritto, ritirate (prima di partire)

il don Contardi da Grottaferrata: si ritiri a S. Giuseppe o, meglio (per delicatezza ),

a S. Giovanni, ma stia forte, e si ritiri, senz'altro. Spero che non mi si farà il giuoco

di farmi venire ordini dall'alto che si fermi, e parlo chiaro subito.

 Questo è riservato a voi, per vostra regola (perché so come si usa)

e ne farete parola a don Contardi per sua chiara norma.

 Non voglio che capiti come ad Avezzano.

 Così quanto in proposito vi ho scritto nell'altra mia, resti per vostra regola,

non era da farsi vedere; ma norma chiara per voi.

 Se i monaci vogliono accettare le condizioni, sono quelle: non le possono accettare?

si rivolgano al altri. Mi raccomando: calma, ma fortezza sia voi che don Contardi.

 2/  Della Di ogni vostra impressione per San Severino, parlatene chiaro chiaro al Conte:

è venuta l'ora di venire al pratico: noi vogliamo andare; ma non bisogna accettare situazioni

da non poter poterle poi sostenere sia per un verso che per l'altro.

 A San Severino sono un po' poeti, e poi saranno molto esigenti.

 Io poi non ho accettato col Conte che l'istituzione degli Artigianelli.

Per tutto il resto dove si prende il personale?

 Poco per volta, e bene. Abbracciare subito tutto non lo crederei conveniente.

 Voi col Conte battete bene che Don Orione vuole colà l'istituzione degli Artigianelli

del Sacro Cuore di Gesù, e non vorrebbe, per ora, deviarsi in altro;

quando questa istituzione cammina, si passerà gradatamente al resto.

 Però le condizioni della esistenza sono da vagliarsi bene e praticamente.

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 3/ Firmatevi e anche per me sul registro del Cardinal Cassetta.

So che è morto = Era un santo Cardinale.

 4/ Lavorate perché don Gandini sia congedato.

Ditegli che proprio oggi (24 maggio) ho ricevuto la sua lettera da Bologna,

della quale sono contento.

 5/ Va bene, - farò accompagnare in famiglia l'altro orfano di Genova.

Però ci si fa ben brutta figura: su 5 ne abbiamo già restituiti tre

 6/ Per vostra regola ho scritto al Patronato che metta Cipriani Mario in un sanatorio,

poiché il medico a Sanremo non lo vuole più, e minaccia far conoscere

che colà non si può tenere convittori pel pericolo.

 Toglierò anche Scopelliti, e lo metterò ad Ameno,

non saprei altrove come e dove collocarlo.

 7/ Saluto, conforto e benedico voi e tutti.

 Aff.mo in G. Cr. e Maria SS.


          Sac. Orione  d. D. P.


 P. S.  La Marchesa per ora non può dare nulla; sappiatevi regolare.