V013T126 V013P196
+ [Roma] 5 Luglio [191]9
sera
Caro Don Sterpi,
1/ Vi rimando le copie della Convenzione firmate
2/ Ho spedito oggi per espresso raccomandata al Patriarca la relazione
richiestami su D. C. V.
3/ Il fattorino è agli arresti
4/ Don Martinotti va meglio, ma è sempre all'ospedale.
5/ Oggi Don Adaglio va dall'Avvocato Tupini, da cui già andò per questa brutta faccenda
per vedere le pratiche da farsi in Tribunale per l'annullamento dell'effetto cambiario:
desidero somma sicurezza, perché qui vi sono società a delinquere, e le contraddizioni
e varianti del fattorino non mi lasciano convinto che la cambiale sia distrutta.
A questa Direzione espressi giunse il vostro telegramma da Venezia con risposta pagata,
e ciò tre giorni fa.
Volevano rispondervi che «il fattorino ha trafugato l'effetto», ma quel trafugato
pareva troppo disonorevole per la Direzione Poste, e vollero da me il preciso vostro domicilio.
Ho risposto che domicilio lo avete a Tortona, e la residenza attualmente
presso l'Istituto Cavanis - Venezia.
6/ Io fino ad oggi non reputo conveniente a noi qui richiedere dispensa dagli studî.
Ma che mi fate fare? Diano i loro esami, e poi li ordini Se si trattasse chiedere che non stiano lì
4 anni di Teologia, allora capirei, ma non parliamo di dispensa dagli studî:
io stesso non la vorrei.
7/ Mi informerò se il 25 si può tenere ordinazione
8/ Il Vescovo di S. Severino fu qui a trovarmi col Conte
9/ Possibilmente andate voi a Como a ritirare Robertino, e così sentirete un po'
come fanno quelle tre figlie Se vi occorre dormire là, andrete dalla Celesia -
Vi unisco una sua cartolina dove dice che di esse è bene impressionata,
ma erano appena giunte.
10/ Date pure corso alla pratica per Concezio
11/ Sono contento quasi che Vaccari non dia la licenza: egli non mi aveva capito,
e credeva forse di farmi piacere. Spero starà meglio
12/ E l'affare De Sanctis come va? Ho telegrafato da più giorni a D. Gandini
che lo presentasse al Sindaco e Carabinieri - Nulla più ho saputo.
Camp.lio vorrà mangiare?
V013P197
13/ Quanto a Nassig dico di accettarlo, e lo credo buono di fondo;
so che poi fumava abbastanza e anche alla stazione quando partiva
fu trovato da Don Zanocchi subito che fumava.
Ma di questo vi regolerete poi voi con lui.
Pensavo che, avendo quella malattia addosso, più sarà con noi e regolato, e più camperà.
Rimando la lettera.
Quanto a rifare la cambiale in questi passati giorni non ho avuto tempo a pregare.
Voi, andando a Trento con Mg.r Costantini, non avete ottenuto nulla, meglio di prima?
14/ Io non ho telegrafato alla Signora Monanni di non venire a Venezia:
spero l'avrete fatto voi, prima di andare a Tortona.
Per parte mia non sono ancora deciso di fare o non fare il contratto della Tipografia.
Fosse un debito di 50 mila lo farei, ma arriveremo poi alle 150 mila
e abbiamo altri debiti urgenti anche qui e impegni forti da più parti.
E se avremo una visita apostolica come restiamo con tale cambiale?
Mi pare un debito oggi troppo forte su cambiale e non così necessario.
Questo ci terrà col laccio al collo chissà per quanti anni! E non potremo più fare altro.
E il Consiglio approverà sì e approverà no; chi lo sa?
Il mio parere personale è questo: che di cambiali così non ne voglio, non le voglio:
Don Bosco non l'avrebbe mai firmata, questa è la mia convinzione.
Se però la maggior parte del Consiglio dirà di fare, io non ostacolerò e, forse,
non mi rifiuterò. Perché fare un sì grave debito - non necessario e tutto su di una cambiale?
Per provvedere al Manin, non è ragione sufficiente.
Per il giornale di Venezia non è ragione sufficiente, perché è un buon affare,
non è ragione sufficiente - Così mi pare. Ecco: se mi assicurasse una sola vocazione,
sarebbe sì ragione sufficiente.
15/ Vi manderò dichiarazione su carta da L. 1 per l'abbonamento ferroviario.
Io al Patriarca nulla ho scritto per le ordinazioni o sdudî dei chierici -
Per vostra norma -
Saluto, conforto molto e tutti, e benedico
Aff.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Orione