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+ Roma, il 26 Dic. [19]19
sera
Caro Don Sterpi,
mando Vaccari, al quale non ebbi tempo di parlare, perché sono tornato stasera
dalla Colonia, dove rimasi jeri e oggi, e dove mi pare che le cose non vadano male.
Solo che stanotte ci rubarono il cavallo con i finimenti vecchi.
Il ladro sarebbe Caporilli Cesare quello che fu a Tortona, e che Don Casa,
a mia insaputa e per un senso di malintesa pietà verso la madre di lui,
tenne ultimamente per 15 giorni alla Colonia, dove andava a caccia e faceva il vagabondo.
È da dieci o quindici giorni che era andato via perché sua madre gli aveva trovato lavoro;
ma a lavoro non andò e neanche a casa da sua madre. Fu incontrato stanotte da Minicuccio,
un figlio di Andrea, quello che sta su quel di Misciatelli: era poco dopo la mezzanotte,
e conduceva il cavallo via, lungo il Vicolo Massimi
Il figlio di Andrea lo conobbe e gli chiese dove andasse col cavallo a quell'ora;
gli rispose che andava dal facocchio a prendere il calesse
e poi veniva a S. Giovanni a prendere la biancheria.
Il furto fu denunciato, ma ci spero poco: c'è una rete di malviventi.
Vi ricordate che ve l'ho detto?
Basta: ora preghiamo S. Antonio, che già sto cavallo ce lo ha fatto trovare un altra volta.
Domani, 27, alle 11, ho l'Udienza.
Vi unisco una lettera: mi urge partire da Roma: mandatemi l'abbonamento o telegrafatemi:
aspetto da voi subito qualche cosa: o venite o io parto.
Certo sarebbe, mi pare, bene vederci qui prima, anche per decidere qualche cosa,
e non lasciare Don Adaglio sospeso su certe decisioni
Poi sarebbe anche bene che riferiste al Conte. Egli vuole che si apra la Casa silenziosamente:
se poi si dovrà più tardi fare un po' di festicciuola, si farà; ma ora tutto in Domino
Ho telegrafato alla Michel che mandasse qui la Celestina Pellizzari, ed è giunta oggi,
e sto adoprandomi forte per ottenere anche alla Michel il ribasso. Ho scritto al Comm.r Tenerani
che è in grande amicizia con la Regina Madre, e domani spero, col divino ajuto, di ottenere
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Ossequiatemi Mg.r Vescovo, che spero vedere presto.
Qui tutti bene - Saluto, conforto e benedico voi, Don Fiori, Vaccari
e orfani presenti e futuri.
Aff.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac Orione d D P.