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Tortona, 20 febbr. 1920
Caro Don Sterpi,
1/ Ricevo vostro telegramma.
Per ora restate pure a Roma: non vi strapazzate, caro Don Sterpi:
i funerali sono domattina, sabato, e si porterà, per desiderio della famiglia, a Predosa.
Andrò io a Predosa, e sarò a casa domani sera, 21, sabato.
2/ [Don Gandini] è morto nella vostra camera, jeri alle 9 di mattino:
fu trovato alle 8¾ vivo ancora, ma ai piedi del letto,
dal quale si era levato durante la notte forse, certo per chiamare ajuto.
Era come si sta quando si è in letto.
Gli ho data l'assoluzione, l'Olio santo; ma non parlava più, né diede alcun segno di intendere.
Buttò fuori due boccate di saliva e di sangue, e morì.
La sera prima ci eravamo lasciati alle 10½, e stava benissimo.
Non
so se patisse male di cuore, ma il medico disse che finì di
per paralisi cardiaca.
Non si cercò subito la mattina, perché doveva andare a dire la Messa in Duomo
al posto d'un Canonico, e, fino alle 8½ si credeva fosse fuori di casa.
La camera era chiusa, si entrò dalla finestra del cortile,
e fu
trovato steso a terra, tra il l
vicino all'uscio delle due camerette, e presso l'armadione
in
cui e visibilmente si
vedeva che aveva battuto, cadendo, p
col naso, dove ha una ferita.
Non ha il volto contratto: è là sul vostro letto, che pare che dorma.
Ho scritto jeri una lettera ai confratelli, e quello che qui ora non vi posso dire, lo leggerete là.
Stamattina gli ho detto la Messa e tutti i giovani e Chierici hanno fatto la S. Comunione.
A D. Cribellati non ho osato telegrafargli questa morte;
ma gli inviai un espresso che dice e non dice che è malato, e così a Don Quadrotta:
ho telegrafato al Can.co Bongiovanni che lo prepari e poi glie la comunichi lui
Ho telegrafato invece al Noviziato, a Venezia, a Cuneo - alle altre Case scriverò.
Jeri stesso poi impazzì quella probanda mandata qui dai Padri Basiliani,
che era una profuga, ed era proveniente da Latisana.
Non bastarono 4 uomini a tenerla, - ce ne vollero 6 per legarla al letto, -
e non si può, finora, farla ricoverare al Manicomio
1/ perché non si trovano le sue carte, che forse avrà la Superiora
2/ perché ci vuole un Decreto etc. - cosicché essa è là a S. Bernardino
che fa correre metà mondo, legata al letto, dove morde e tenta di slegarsi -
Era così buona, mi dicono: io non la conoscevo, perché venne qui il dì 11 febbrajo.
Il Signore ci ajuterà
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3/ Dalla Banca è giunto questo avviso.
Ho mandato D. Zanocchi a vedere che fosse, e mi dice che sono 6 cambiali da L. 1000
cadauna, firmate da voi. Alla banca hanno detto che si possono rinnovare.
Vedete un po' cosa è e che cosa conviene fare
4/ Vi mando la lettera del Patronato di aumento della pensione.
5/ Vi devo dire che siamo proprio in bisogno:
io avevo ancora L. 500 presso Don Gatti, le ho date tutte per pagare il 18 le tasse,
ma c'era una rata arretrata, e così ci vollero più di 700 lire.
6/ A Costa Placido non si poté dare le L. 500. Si pagò la tratta di L. 1900
7/ Abbiamo Tullio con la scabbia, ma è nell'altra Casa,
completamente separato, e già in via di soluzione.
Altri malati non abbiamo: solo qualcuno indisposto.
8/ Questo funerale ci verrà non meno di L. 500 o 600:
perché dopo avere stabilito di portarlo al paese,
i Parenti mi dissero che il trasporto con carro funebre di Iª Classe, cassa di zinco etc
è tutto a carico della Provvidenza, perché il padre non può.
Io avevo espresso il desiderio di seppellirlo qui da noi:
ora non farò parole davanti ad un nostro figliuolo Morto -
Lui pregherà dal Paradiso, e la Provvidenza non ci mancherà
Vi conforto tutti - Vi benedico tutti e Voi più che tutti -
Aff.mo vostro in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Orione d D P