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+ Tortona, il 29 febbr. 1920
ore 4 pomeriggio
Caro don Sterpi,
Sono giunti qui oggi Castegnaro e Vincenzo per dare gli esami da maestro
in questi giorni, e mi riferiscono d'aver lasciato a Venezia
il nostro caro don Pensa con più di 38 gradi di febbre. Si sarebbe messo a letto jeri.
Spero che questa mia vi troverà ancora a Roma: oggi ho mandato due espressi,
uno
a don Pensa e l'altro a Bartoli, chiedendo subito
notizie e da Bartoli le
chiesi
che
me le desse avesse date
per telegramma.
Vi direi di attendere un giorno o due la vostra partenza da Roma,
dato che intendeste partire, perché, se Pensa non si mettesse bene,
non sarebbe il caso che vi andaste a cacciare in Calabria.
Vi terrò al corrente, servendomi anche del telegrafo,
qualora le notizie non fossero buone - Coraggio nel Signore!
Si direbbe che la nostra passione comincia oggi, - certo che oggi con questi dolori
dobbiamo cominciare a servire a Dio e alla sua chiesa.
Ho fatto richiedere il piano-mappa da Giavotto per le officine di Venezia
perché don Pensa mi scrive di rivolgermi a Giavotto.
Stamattina egli non era a casa, ma oggi vi ritorna Egidio.
Confortamini in Domino.
Vostro aff.mo in Gesù Cr. e Maria SS.
Sac. Orione d. D. Pr.