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 +         Tortona, il 31 Marzo 1920


 Caro Don Sterpi,


 Rispondo alla v/ da Venezia in data 29 corr., qui direttami

 1/ Sono ben contento che vengano ordinati i Chierici

Bartoli, Castegnaro, Giorgis, Biagio Marabotto al Suddiaconato, quando, in questi quattro,

si riscontrino quello spirito, come da mia ultima lettera di jeri l'altro da Roma.

Chiamate Pensa, e tra voi e lui, vedete se non c'è nulla in contrario.

Io credo che tale spirito sia in essi,

però vedete se c'è stato qualche cosa per cui Berton abbia influenzato Bartoli o Giorgis -

 2/ Sono contento che Jatì e Michele Melomo ricevano la Tonsura e i Minori.

Quando in Jatì e in Melomo si riscontri lo stesso spirito di cui ho scritto,

se non vi è nulla in contrario da parte vostra e di Don Pensa,

sono anche contento che possano ricevere a suo tempo il Suddiaconato.

 C'è anche qui Camillo; egli non ha potuto studiare;

lo farò studiare, e poi per spirito possiamo stare tranquilli.

 3/ Per la cascina proposta, Don Zanocchi è in Alessandria,

appena verrà, vedremo insieme, e, se appena sarà cosa da farsi, si farà.

 4/ Il Vescovo di Noto non mi ha risposto nulla.

Mg.r Rossini della Congr. degli Studî disse a Don Risi che, se non si definiva,

egli passava la pratica al Concilio.

Voi, da Venezia, scrivete a Monsig.r Vescovo di Noto dicendogli ribadendogli le stesse cose

come risposta da dargli, e come se nulla sapeste del mio telegramma

 Saluto, conforto e benedico -

 Aff.mo in G. Cr. e Maria SS.


         Sac. Orione  della Div. Provv.za


 L'abbonamento ora l'adopero io per qualche giorno