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Caro Don Sterpi,
Venerdì 16 Aprile [1]920
pomeriggio
1/ Viano stamattina aveva 38,8, e pareva un momento sollevato
- oggi è nuovamente giù. Fate pregare, io spero sempre
2/ È venuto qui D. Perduca. Dalla proprietaria dell'«Universo» ci fu D. Madama.
È affittato ancora per 13 anni, a neanche L. 5.000 l'anno; ma l'affittuario ha il locale
per niente, perché ha poi a sua volta subaffittato i negozî, e prende più di L. 6.000.
Avendo poi egli sentito che alla padrona erano giunte profferte di vendita,
si offrì di acquistare lui a quel prezzo che altri le avesse offerto. Tanto per vostra norma.
3/ Vi unisco una lettera di Don Ferretti;
bisogna sapere se c'è già l'exequatur o placet regio.
4/ Riprendo a scrivere che è sabato mattino, 17 Aprile.
Viano è moribondo: non parla più e, forse, non capisce più.
Il Ch.co Scopelliti ebbe forti sbocchi di sangue ed ha 40,2 di febbre
Da Messina jeri giungeva un telegramma che Don Bariani veniva oggi operato,
a
firma Ferrari. Temo si tratti del taglio della gamba. m
Mio Dio, sia fatta la vostra volontà!
Telegrafai a Don Felice e allo stesso Don Bariani, e attendo notizie.
Bisognerà provvedere a Messina.
Converrà che io abbia l'abbonamento; può essere necessario una mia corsa a Messina,
- e voi lo capite bene.
C'è anche il Canonico Margiotta su tutte le furie.
Mi scrisse e rimandò lo Statuto - Dovrei rispondergli, ma non ho tempo. Gli ho telegrafato
Appena potrete sbrigarvi da Venezia venite giù, perché se dovessi allontanarmi,
qui resti qualcuno.
Tuttavia non aspettate a venire voi per mandarmi l'abbonamento
perché se si sviluppasse la cancrena a Don Bariani possa senz'altro partire.
Unisco lettera di Mg.r Jeremic. Che ne dite?
Saluti, conforti e benedizione
Aff.mo nella Madonna
Sac. Orione