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+ [Roma San Filippo] 14 Maggio 1920
mattino
Caro Don Sterpi,
Sono giunto jeri alle 12.
1/ Jeri sera potei leggere le vostre lettere, non potei più rispondervi,
perché ci fu qui il Vescovo di Noto, che mi occupò tutta la serata -
2/ Non sono contento dell'andamento della malattia di Don Bariani,
- se non si nutre, difficilmente se la caverà.
Fate subito un triduo di benedizioni in Casa: lo ordinerò oggi per tutte le Case.
Lo lasciai mercoledì senza febbre, ma ho parlato di nuovo col Medico curante
e col Direttore dell'Ospedale, insieme con Don Felice, e l'ammalato non migliora,
è giù giù per sfinimento
3/ Io avrei desiderio che voi veniste qui, se appena potete per domenica questa: assistereste alla funzione in Vaticano, si farebbe il pagamento del terreno Scotti,
si parlerebbe di parecchi interessi, e poi voi salirete in alta Italia,
ed io prevedo che dovrò ritornare a Messina, o, almeno, lo temo assai di dover tornare.
4/ Il Sig.r Giovanni qui ha dato i tre suoi libretti alla Cassa di Risparmio:
ci sono su per L. 30.000: ha dato tutto Anche di questo conviene parlare -
È sfinito e non so quanto durerà.
Ho dato ordine che sia più curato e vestito subito un po' meglio.
5/ Bigliocca lo condussi io da Cassano a Reggio C. D. Felice è avvisato.
6/ Ho mandato Nunzio a Messina e Ferraro a Reggio: anche questo era necessario.
7/ Vorrei anche che veniste perché il Vescovo di Noto vuole fare una permuta,
tra la Colonia e il Monastero della Scala:
sono del parere di prenderli tutti e due, non sono del parere di fare permute.
Non ho decampato e non decamperò dalla base di accomodamento fissata;
piena e libera proprietà della Colonia o nulla. Non ho qui i patti, vorrei che me li portaste.
8/ Don Adaglio non ha potuto riscuotere il danaro del vaglia telegrafico,
perché ancora non giunse il danaro al Banco Roma.
C'è anche subito subito da decidere a chi intestare il terreno -
Portate giù nome, cognome, cognome e nome del suo defunto marito[,]
data e luogo di nascita di Maria Vittoria ved. Risso o Rizzo (?)
Vedete che essa era andata a Genova l'8 corr.; credo sia ancora a Genova.
Non
so se a S. Bernardino abbiano il suo stato c
Civile
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9/ Spero Jatì sarà già a Cuneo, e che lo cureranno.
Mi dispiace che Don Pensa non lo abbia subito curato.
Dunque se non arrivavate voi a Venezia, che succedeva? Ecco come si
ru rovinano i ragazzi!
10/ Va bene per l'affare di Coggiola.
11/ Vi mando l'abbonamento, ma, se mai non veniste qui, vedete che l'ho bisogno io:
non voglio essere inchiodato qui mentre sono momenti da muovermi
12/ C'è anche da parlare della chiesa qui:
andrà a Giugno, non so la data; ma occorre provvedere.
Sono stato da Pascucci[:] vogliono che ritorni io dal Papa per l'arredamento Chiesa.
13/ Jeri assistei alla Messa del S. Padre, da prima del Sanctus fino all'uscita del Corteo
che fu alle 2½; poi sono andato a dire Messa a S. Anna.
14/
Ho scritto da Napoli Messina
a Gigi ma a Trieste;
ditegli che fui a cercare suo fratello, e finalmente trovai dove è:
non è più solo ed è male accompagnato.
Però Gigi non dica nulla ai suoi fratelli e parenti e non scriva a Guido,
se prima non gli avrò parlato io a Gigi.
Devo tornare a Napoli.
Gigi deve ora prepararsi a fare con Attilio e Giulietto le parti di padre
che avrebbe dovuto fare Guido, ma in senso molto alto e spirituale -
Devo avere un abboccamento con Guido, e poi vedremo il da farsi.
Fui a Prunella un giorno, due a Cassano, due a Messina, quasi nulla a Reggio.
Dissi però Messa a S. Francesco.
L'Arciv. di Messina è qui e lo vedrò.
Vi attendo appena appena potete venire.
Saluti e conforti in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Orione d. D. P.
[lo spezzone di foglio aggiunto contiene finale di lettera di don Perduca]
anche sopra di me e di quanti amano la Piccola Opera. -
Pregate per me e beneditemi
aff. D. Perduca
Tortona 5 - 5 - 1920