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         [Una Casa di meno,

         una Chiesa di meno,

         ma un buon prete di più !]


 +        Roma, il dì 8 nov bre 1920


 Caro Don Sterpi,


 Mi sono dimenticato di darvi i dati di un nuovo nostro chierico,

il quale è ora alla Colonia Agr. di Monte m Mario,

ma che da domani sarà trasferito trasferito all'Istituto Missioni di Tortona.

 Egli dovrebbe presentarsi domani, 9 corr. m., al suo Distretto Militare di Roma,

essendo del 1898, prima rividibile, ma ora fatto abile.

Si chiama Giulio Zuffardi, del vivente Eliseo e della fu Catenacci Giulia,

nato a Roma, il 29 dicembre 1898.

Egli era stato prima fatto rividibile per debolezza di costituzione.

 Bisogna subito, subito fare per lui, come per gli altri, le pratiche

perché venga provvi esentato dal servizio militare,

quale alunno dell'Istituto per le Missioni Estere di Tortona.

Egli Se vi occorrono altri dati, scrivetemelo subito.

 2/ Ho creduto di rispondere a ½ di D. Botti al Vescovo di Cassano.

 3/ Andate voi a ringraziare Mg.r Vescovo di Tortona delle lettere che mi ha mandate,

e ditegli che oggi saprò qualche cosa circa il S. Prof. Gentili,

perché Meda e Sigismondi sono a Parigi e Longinotti non arriva che oggi -

 Attendo ogni altra notizia -

Jeri sera - domenica Saluto e conforto voi e tutti -

 Guardatevi dal freddo al petto -


          Don Orione  d. D. P.


 1/ La carta intestata per l'Istituto Missioni è nella mia camera

nell'ultimo tiretto del comò.

 2/ Se occorresse subito la presenza costà di questi e di fra Mauro, telegrafate

o, meglio, mandate espresso.

 3/ Se aveste portata via la chiave della mia camera, rimandatela

 4/ Vi raccomando tanto di curarvi la salute e di coprirvi bene bene

 5/  Vi prego di portare a Sua Eccellenza Rev.ma Mg.r Vescovo la lettera che accludo, -

essa è di un Barnabita di Genova, il quale scrive pure a me la lettera che vi accludo.

Quello che io potevo ricordare di quel buon chierico soldato,

già mandai ai Barnabiti di Genova.

 Voi questo potete dire a Sua Eccellenza, a cui pure direte

che domani o dopo spero occuparmi di quelle piccole commissioni ch'Ei mi diede. -