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[Raccomandata]


[Rev.do Don Carlo Sterpi

Istituto Manin Maschile

Lista di Spagna in

(Italia) Venezia]


         Anime e Anime !

         Rio de Janeiro, il 26 Agosto 1921


 Caro Don Sterpi,


 Parto domattina per Mar de Hespanha con Don De Paoli, - sono sempre stato qui,

dal 20 che sono arrivato.

Avrete già ricevuto una mia raccomandata che vi spedii il 20, appena sceso a terra.

 Ora ecco in breve: ebbimo molte accoglienze da Don De Paoli e da Eduino,

poi, domenica 21 corr. Don Dondero telefonò che sarebbe giunto la sera,

ma il treno suo arrivava tardi e noi siamo ospiti dei Padri de la Salette

né si poteva andarlo ad incontrare, -

gli lasciai un biglietto dicendogli che ci saremmo veduti la mattina seguente.

 Ma ecco che la mattina egli venne alle 5 dove noi alloggiamo,

(avendo egli alloggiato presso una nostra benefattrice, la quale ha un letto per noi,

ma noi eravamo qui in quattro, De Paoli compreso)

 Dondero dunque capitò qui alle 5 di mattino per salutarmi

e correre alla lontana stazione perché voleva partire subito, alle 6;

io andai ad accompagnarlo alla stazione, ma sbagliò strada e perdette il treno;

gli ho chiesto se avesse dei malati gravi, mi disse di no,

ma che andava perché aveva una messa comandata pel giorno dopo fin da un mese prima.

Poveretto! mi pareva un po' imbarazzato, e non mi guardava mai in faccia.

Si fermò così qui il lunedì, e martedì accompagnò a Mar de Hespanha Camillo e D. Mario.

 E fu un gran bene che sia andata così: ho cercato di trattarlo con ogni carità,

e continuerò a fare così.

Egli non mi disse nulla delle sue cose.

Ora lo inviterò ad accompagnarmi dall'Arcivescovo di Marianna,

al quale già ho scritto che andrò.

 Sono stato dal Nunzio che mi volle a pranzo:

sono stato dal Cardinale di Rio e dal suo Vescovo Ausiliare:

abbiamo ampio permesso di assumere quell'Istituto di 260 orfani qui in Rio,

e le cose sono molto ben avviate con chi ce lo vuole affidare.

 Ci faranno anche la cappella, che ora manca, e ogni divisione

con la sezione femminile. Spero, prima di partire, di aprirlo.

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 Basteranno tre per ora, essendovi già altro personale addetto, ma tutti passeranno

sotto di noi, e potremo allontanarli a nostro piacere, se non facessero per noi.

Vi è anche una bella musica istrumentale, e le arti solo iniziate.

Vogliono una tipografia, che non hanno.

 Noi avremo vitto e tutto, e circa tre mila lire al mese in moneta italiana.

Intanto poi pianteremo in Rio Janeiro una Casa per i preti vecchi, e questa sarà nostra;

ho già trovato una benefattrice che mi darebbe ma a tale scopo tanto per 40 conti

che sono circa 120 mila lire. Ora pregate.

 Vi mando la procura di Don De Paoli.

Avrei bisogno di un po' di danaro,

perché qui Dondero pare abbia lasciato circa 30 mila lire di debito; 7 conti di debito

li abbiamo solo con le Suore della Michel, che equivalgono già a L. 21 mila, -

se ne servì Dondero per pagare certi debiti.

 Il danaro che mi avete dato voi, non arrivava a mille lire di qui,

perché ogni 1000 lire nostre in carta, qui danno un po' più di 300 lire, -

quindi io non ho che poco più di 500 lire, perché un po' L. 200 le mandai alle cieche

di Quezzi, - L. 200 andarono pel viaggio, solo in mance furono L. 120,

e qui Don De Paoli era senza danaro e si faceva prestare da Eduino, - il che non mi piace

 Con 500 lire, e dovendo andare in due, non avrò neanche da andare a S. Paolo,

perché qui tutto costa in proporzione - Per venire poi a casa Iddio provvederà.

 Sarà bene che mi mandiate su un banco di qui almeno L. 2000, e non di più per ora.

Che volete fare? Poi Iddio ci ajuterà.

 Spero che starete tutti bene come noi

 Il Signore vi conforti Prego per voi tutti -

 Vi benedico tutti.

 Aff.mo in G. Cr. e Maria SS.


           Sac. Orione


 Terrò da conto il danaro, ma quello che ci vuole, ci vuole -

Salutatemi tutti di cuore.