V014T070 V014P094
[Registrada R. Brazil N° 154032]
[Al Rev.do Don Carlo Sterpi
Istituto Manin Maschile
Lista di Spagna
in Venezia (Italia)]
+ Anime e Anime!
Mar de Hespanha, il 10 Sett.bre 1921
Caro Don Sterpi,
Vi ho scritto otto giorni fa di qui, ed ora faccio seguito con la presente.
don Dondero è stato qui altri quattro giorni, e abbiamo fatto un po' di ritiro tutti -
L'ultima sera si è sfogato raccontandomi le sue lotte con i due parroci che furono qui,
con i quali fu in grande e pubblico urto; essi andarono via dicendo e pubblicando a voce
e sui giornali che se ne andavano per causa di lui -
Egli pianse anche con me; - e l'ho sempre confortato nel Signore.
Qui urtò con tutti: con i suoi fratelli (ce ne furono qui due, uno meglio dell'altro,
e ne è rimasto uno); con i due Parroci; con il personale che era in casa
e con noi che eravamo in Italia nonché col popolo - Preghiamo! e non ne parliamo più.
Ci siamo lasciati molto bene nel Signore, e questo è il più: ho cercato di ajutare lui
e gli altri più che ho potuto, ma sono convinto che non andrà mai d'accordo con nessuno,
dato il suo carattere.
È un buon prete e un lavoratore, ma unicamente nel senso e modo suo,
e tutto quel che non è suo difficilmente lo accetta -
Gli ho offerto se vuole andare a dirigere l'Istituto di Rio (qualora si prenda)
ma mi ha detto di lasciarlo in un cantuccio; (e forse sarà meglio davvero fare così:
ajutarlo quanto più si può, ma lasciarlo a sé; ed è una provvidenza che sia messo a sé da sé,
- per quanto ciò mi faccia gran pena.
Gli ho offerto di fare qualche cosa, come scrivere un foglietto mensile,
per farci conoscere, puramente religioso e di indole caritativa,
ma mi ha detto di lasciarlo al campo, cioè a lavorare dove è, col popolo di campagna.
A
Rio de Janeiro non pare
che non potrebbe resistere pel clima,
troppo caldo per lui
dopo gli sbocchi di sangue avuti appunto a Rio. -
Ora gli dirò se crede di riassumere la cura parrocchiale qui, ritenendo la sola Parrocchia, -
come avevo scritto a lui da circa 2 anni, che cioè uno prendesse l'Istituto
e la terra e l'altro la cura delle anime - tre lettere scrissi in proposito,
e non ebbero mai una parola di risposta, e così tenne lui l'Istituto e prese lui la Parrocchia,
per poi piantare ora tutto e andarsene (a maggio)
pur sapendo che io dovevo da un mese all'altro venire.
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Se accetta di ritornare qui, don Mario, che sarà il Direttore dell'Istituto, patirà,
ma è prudente, e farà, come mi disse, qualunque sacrificio per andare d'accordo;
ma temo che anche così non accetti. È malato, mi pare, di fissazioni e vittima di sé stesso.
[Di] Tutto quello che vi ho detto ed ho pensato di lui in Italia,
qui non ho dovuto cambiare d'idea, -
e quindi lo ajuto e lo ajuterò paternamente più e più e più che potrò,
ma di lui non posso fare conto e dovrei sempre tremare che ricominci a darmi altri dolori.
Avendo ad es. saputo nel penultimo giorno di esercizî
che dovevano portare qui una macchina
perché desideravo farmi una fotografia con due Mori, a scopo di bene
e di propaganda missionaria in Italia, egli, sospettando subito
che si volesse fare un gruppo di noi tutti insieme, disse che sarebbe subito fuggito;
gli
spiegarono poi la cosa, e non fuggì, ma l'8 sett. (qui non è
festa), essendo avendo
saputo
che sarebbero venuti con la macchina fotografica, prima ancora e in bel modo se ne andò.
Aveva bisogno per questa domenica una messa da uno di noi,
e mi sono offerto di andarvi io, ma egli ripeté che mi sarei troppo stancato, e andrà un altro,
che lui certo non gradirà, d. Gabriele [Ballino], ma è bene che io non vada
perché sospetterebbe che andassi là per indagare, per fiscalizzare. -
Vi dico tutto e sia tolta ogni animosità dalle mie parole -
Mi par proprio di rivivere ai tempi di don Piana etc. - - -
Ora se egli troverà difficoltà - come prevedo, (perché già mi disse che sarà difficile
poter trovare da provvedere a S. Antonio da Chador (la parrocchia dove lui sta) -
a ritornare a fare da Vicario (cioè da Parroco) qui, non insisterò, nel timore che poi,
dato il suo carattere, sia peggio.
Egli pare che intenda sempre essere della Congregazione, ma a modo suo
e facendo la sua volontà.
Non spegnerò il lucignolo che fumiga, e chissà che, col tempo, egli non si rimetta
di testa e di spirito. E di questo, basta.
Ora vi dico che noi qui stiamo bene tutti, grazie a Dio.
Nella Natività di Maria SS. Abbiamo ricevuto il I° orfano
e ne ammetteremo altri 4 o 5, gratuitamente. Poi il Municipio assicurò di affidare ragazzi
a L. 35 al mese, - è poco, ma spero ce la caveremo perché, come già vi scrissi,
c'è
la Parrocchia di Mar de Hespanha che renderà
rende 6000 lire di qui, cioè 6 conti,
più abbiamo un po' di terra in casa, e altro terreno via a ½ e altro a 1/3,
secondo che diamo noi semi e bestiame o che ci mettono tutto loro.
Il terreno che ci fu dato - con la condizione, che qui si aprisse un Istituto d'istruzione
secondaria e di altri e mestieri, è di 216 ettari, ma è in massima parte bosco e pascolo
ed è quasi tutto montuoso.
In questi giorni ho visto i patti, ed ho visto che per metterci a posto con gli impegni
presi col Municipio che ci cedette legalmente i terreni, terreni che si possono anche,
in parte, vendere e ipotecare, è necessario che noi, col prossimo Anno scolastico,
che qui comincia alla ½ di febbraio e va fino al 15 nov. (dal 15 nov. al 15 febbr.
qui è caldissimo, è la loro estate e le scuole sono chiuse) apriamo qui una I e 2ª Ginnasiale. E perché anche la 2ª e non limitarci alla Iª?
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Perché siccome noi non si veniva, il Municipio ha aperto già fin da questo anno in corso
la Iª Ginn.le in città (noi siamo un po' fuori) e vi fa scuola anche don Casa,
ma gli altri sono insegnanti del luogo - Ora noi dobbiamo assorbire detto Ginnasio iniziale,
per più motivi e perché si aspetta da noi questo, e quindi dobbiamo subito avere la Iª e la 2da. Ma qui non ci sono le tecniche, e il Ginnasio e le tecniche sono fusi
nei programmi del Brasile, dove si fanno 5 soli anni di Scuole-Secondarie
e poi subito si va all'Università. - Non c'è Liceo o Istituto Tecnico, si fa tutto in 5 anni:
Ginnasio, Tecniche, Liceo e Istituto Tecnico
Quindi il Programma del Ginnasio qui non solo è diverso, ma è necessariamente
più
vasto che non nel nei
nostri d'Italia - Ecco: vi do le materie e le ore del
I°
e del 2do anno, quelli che di necessità noi dovremo aprire nella Iª metà di febbrajo.
I° Anno
|
II° Anno |
|||
Lingue |
Portoghese |
Lezioni 80 di un'ora |
Portoghese |
80 lezioni |
|
Francese |
lezioni 80 |
Francese |
80 lezioni |
|
Italiano |
lezioni 40 |
Latino |
80 lezioni |
Scienze |
Aritmetica |
lezioni 80 |
Italiano |
40 lezioni |
|
Geografia e Storia |
lez. 80 |
Aritmetica |
30 lezioni |
|
Disegno a mano libera |
3 ore alla Sett. |
Algebra |
60 lezioni |
|
Ginnastica |
2 ore alla Settimana |
Storia e Geogr. |
60 lezioni |
|
In Iª - non c'è latino |
|
Corografia do Brazil |
80 lez. |
|
|
|
Disegno a mano libera |
3 ore alla sett. |
|
|
|
Ginnastica |
2 ore alla settimana |
Ma vi darò anche (per quello che poi dovrò dirvi) il programma del III° Anno:
Portoghese |
80 lezioni |
Francese |
80 lezioni |
Inglese |
80 lezioni |
Tedesco |
80 lezioni |
Italiano |
40 lezioni |
Latino |
80 lezioni |
Algebra |
40 lezioni |
Geometria piana |
45 lezioni |
Storia Universale e Storia del Brasile |
80 lezioni |
Disegno con istrumenti precisione |
(3 ore per settimana |
Ginnastica |
(2 ore per settimana |
In 4ª e in 5ª poi vi è sempre l'Inglese e il Tedesco (e facoltativo
secondo ciò che vogliono poi fare all'Università)
e dalla 4ª e poi in 5ª vi è anche lo Spagnuolo 80 lezioni ogni anno (4° e 5°),
e in 5ª l'Italiano ha 80 lezioni. Il Latino (in 4ª) 80 lezioni, e in 5ª non c'è più, o è facoltativo.
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Qui
fanno poco latino, e don Camillo può fare scuola a tutti quelli
quei sacerdoti
che fino a qualche anno fa hanno studiato non a Roma o a Parigi (dove anche vanno)
ma in questi Seminarî.
Gli Avvocati, come i Medici, qui sanno appena leggere il latino.
Studiano i Maestri di Diritto tradotti in portoghese o francese.
In 4ª vi sono 80 lezioni di Algebra e Trigonometria.
In 5ª vi è la Cosmografia (la sfera celeste, l'aspetto del cielo, la classificazione degli astri
il Meridiano, la rotondità della terra etc etc. Il sistema solare, il calendario =
quello che si studia in Iª Ginn.le e in Iª e 2ª Tecnica[)]
In 4ª vi è la Fisica, e così in 5ª (non essendovi qui Liceo)
In 4ª vi è la Chimica e così in 5ª: vi è in queste due classi la Storia Naturale
e la Botanica - la Mineralogia e la Geologia -
In 5ª vi è la Psicologia, la Logica e la Storia della filosofia
n° 80 lezioni complessive.
In 4ª vi sono anche 3 ore di disegno alla settimana
In queste scuole non c'è greco =
Ora noi qui abbiamo l'obbligo di tenervi un Istituto che abbia queste Scuole,
più degli Artigiani con Scuola Agricola.
Ora noi faremo le cose un passo alla volta.
Quest'anno però dovremo mettere la Iª e la 2da, perché quelli che ora in città fanno già la Iª
(non vi è che la Iª) passeranno qui, e ci obbligano ad avere per essi la 2da, ma un altr'anno
dovremo avere la 3ª dove già c'è l'insegnamento del tedesco e più dell'inglese.
Noi qui potremo trovare l'insegnante di portoghese in città stessa,
ma di altre materie è difficile e, sopra tutto non conviene, e per non demolirci
e per non doverli pagare, il che non si può.
Ora qui facciamo un debito di altre 25 mila lire forse più, e prepariamo un camerone
per il prossimo anno scolastico (15 febbrajo) per vedere di avere un po' di interni,
e avremo gli esterni della città, i quali, in tutto, Elementari, e Iª e 2da
saranno non più di 30. In 2da ne avremo 8 o 10, in Iª ne avremo 15 o 20, -
di Elementari per quest'anno cercherò di non avere che la sezione degli orfani e probandi,
che ora vado cercando anche nei paesi vicini.
Però qui occorre, (se si va a Rio) e quindi tre almeno di questi dovranno andare subito colà) qui allora occorrono subito almeno due chierici, che possano insegnare,
se non subito tre; perché d. Camillo e d. Mario non possono insegnare e non sanno
e
poi c'è già per d. Mario la Parrocchia (sarebbe lui il parroco) e
il governo di questa Casa )
tanto che, pel I°
anno avrà il suo da fare, anche non sapendo la lingua.
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Una volta che la Casa e la Parrocchia sono affidate a lui, sono tranquillo -
Ma dovrà fare anche da Maestro dei Probandi e quindi più e più lavoro.
A
Rio poi occorre - assumendo se
assumeremo noi quell'Istituto di 260 ragazzi -
almeno un chierico attivo, che faccia da assistente.
Di don Gabriele bisogna accontentarsi che dica la messa
e non ci screditi colla sua leggerezza e buffonate, - e non ha spirito di lavoro. -
don Casa potrà ajutare qui per le Scuole, almeno per i primi mesi,
ma poi occorrerà darlo in ajuto a don De Paoli che metterei a Rio,
appena qui sappiano un po' di lingua e possano tirare avanti da sé i Chierici
che verranno con don Mario e d. Camillo. -
don Camillo avrà il suo da fare a dire l'Ufficio e la Messa e poi andare nelle cascine
per i malati (sono molte frazioni qui dette faziende), ove si coltiva il caffè.
Qui è una cittadina elegante, esigente e fina, tre volte come S. Sebastiano Curone,
e P. Camillo come anche P. Mario non sono all'altezza, almeno il primo -
Ci furono sempre Parroci più di presenza, abili, manierosi e anche di sapere -
Ho pensato a chi mi potreste mandare, e direi che me ne inviaste subito,
di
necessità almeno tre (se vi farò sapere che si
apre assume a Rio
quell'Istituto)
ma, se oltre i tre necessari per l'assistenza e l'insegnamento,
me ne mandaste anche un quarto che sia tale e da poter fare scuola e tale
da poter far da assistente al gruppo di probandi che faremo qui, per crearci un elemento qui,
sarebbe una vera Provvidenza e necessità.
Per l'insegnamento qui direi di mandarmi Gonzales e Stanislao (se accettano di venire);
il I° sa già un po' di spagnuolo, e presto saprà il portoghese; sa il latino da insegnarlo,
e
francese; l'altro potrà studiare subito lo
spagnuolo il portoghese
e a febbrajo far scuola di Aritmetica Disegno, Storia e Geografia e Disegno.
don Mario potrà fare italiano.
Stanislao sa già l'Inglese e il tedesco per il prossimo anno (3° anno) -
Il ch.co Arlotti potrà andare con D. De Paoli all'Istituto di Rio Janeiro,
e se questo non si aprisse, potrebbe fare qui da assistente agli orfani e probandi,
e avere scuola di latino da Gonzales, che la può fare.
Questi tre sono strettamente necessarî anche non si apra Rio de Janeiro,
ma almeno i due primi (non aprendosi Rio)
Che se si assume Rio, e Don De Paoli e qualcun altro di qui va là
(devono
dovrebbero subito andarvi almeno in 3)
allora oltre Gonzales e Stanislao,
ne avrei bisogno qui un altro, ma di buona lega per metterlo con i probandi,
e di testa e studî da poter fare scuola in queste materie in Iª e 2da e poi in 3ª:
Francese, latino, Geografia, storia, Algebra, Geometria, disegno. -
E mi parrebbe che potrebbe fare quel ch.co Bruno che è novizio a Bra,
compagno di Arlotti -
Non so se vorrà venire o se per l'età il Governo gli darà il passaporto
Ma presentandolo come alunno missionario, spero di sì.
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Se però voi ne avete altri più adatti di questi quattro,
fate quei cambiamenti che meglio credete in Domino;
io vi ho spiegato tutto per disteso perché vi sapeste bene orientare e regolare.
Fate intanto preparare subito i loro passaporti -
Vengano vestiti in borghese e in 3ª; come si fa? Pazienza!
Stiano uniti, preghino, e pensino che vanno missionarî e soffrono per Gesù Cristo -
Ci vanno gli altri per i fini di questa terra, lo facciano essi questo sacrificio della 3ª Classe
per l'amore di Gesù Cristo: sono poi in 3 o in 4, e questo è di grande conforto -
Ci sarò io ad aspettarli a Rio. Bisognerebbe che venissero subito
per avere tempo di comprendere un po' di portoghese e per poter fare scuola.
Badate che qui sono come i Siciliani: molto intelligenti,
e quelli del Minas passano per i più studiosi e intelligenti.
Voi ora pensate chi dovete mandarmi: io ho fatto solo delle designazioni,
motivandole a mio modo di vedere -
Ho chiesto Stanislao anche per non avere tutti ragazzi,
e poi perché con uno che sa inglese e tedesco che sarà già necessario un altr'anno
rialzo subito avanti al pubblico il morale dell'Istituto.
Qui tutti sanno il francese e l'inglese, e molti il tedesco.
Dovrebbero anche prendersi subito grammatica portoghese e vocabolarietto e studiare =
qui si è nulli, se non si sa la lingua da potere insegnare le materie in classe.
Tutto considerato, vi dirò che questa Casa ha un avvenire,
e sarà una grande risorsa per la Congregazione, anche quando avremo una Casa a Rio,
il che è di necessità più che per noi in Italia aver Casa a Roma. -
È necessario avere qui un gruppo di nostri, ma di nostri,
e di gente equilibrata, pia intelligente e lavoratrice.
Qui possiamo avere tutto il paese in mano, non essendovi altri preti.
don Casa Potrà ajutare per l'insegnamento, pochissimo in altro,
e c'è da stare attenti che non guasti - Non c'è nulla di male sulla condotta, ma sapete che testa imbrogliata ha, e poi è molto impetuoso e anche capriccioso
di d. Ballino c'è da prendere quel poco poco poco che dà e così da don Camillo. -
Il fratello di don Dondero ha 27 anni, è di buono spirito e fa benissimo, fin'ora.
Ma è qui sacrificato da quasi 8 anni, e bisognerebbe che potessi portarlo a Bra
per formarlo presto sacerdote, che potrà rendere poi buoni servizî ritornando qui;
fino ad oggi non fece neanche la Iª Ginnasiale.
Ci sarebbe anche don Ballino da portar via di qui -
non c'è nulla, grazie a Dio, contro la buona virtù, ma non c'è nulla di missionario,
e c'è molta goffaggine e leggerezza e vita dormigliosa, che non fa bene.
È senza spirito di Dio. So già come la pensate e di Stanislao e di Gonzales,
ma temo che non ve ne siano altri di meglio o non ne vedo di qui,
non ho presenti che siano atti e disposti a venire, e, sotto certi aspetti, con i loro difetti,
li preferisco ad altri più sicuri per le loro attitudini e capacità;
altri migliori sotto altri riguardi non so poi se potrebbero subito disimpegnare il lavoro
che c'è qui e la scuola.
Ma se voi ne avete di meglio, mandatemene pure altri, purché possano fare.
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Anche a Gonzales e a Stanislao, come al ch.co Bruno (mi pare si chiami così,
non ricordo) è un novizio, era prima profugo a Messina dove stette con don Felice;
mi disse don Cremaschi che è il migliore dei Novizi: non ha dato esami pubblici,
ma è d'ingegno e avanti.
Bisogna parlar chiaro a tutti e sentire se vengono volentieri o no,
e se mostrano buone disposizioni e volontà ferma nel Signore di fare bene.
A Genova, o ½ della Sig.ra Giuseppina Gambaro, Via Solferino, 13,
in vicinanza della Chiesa di S. Bartolomeo degli Armeni, tram a Monte,
potrete ottenere, spero il ribasso del 30%,
avendo essa un parente nella Compagnia del Lloyd Sabaudo, forte azionista -
E se prendono altra Società di Navigazione, essa vi dirà a chi rivolgervi.
Potreste anche far domanda di ottenere almeno la riduzione del 30% al Comm.r
De
Micheli, Direttore al Commissariato di N
Generale di Navigazione in Roma -
Via Boncompagni, dando i nomi e cognomi (non dite che
uno è tedesco e l'altro dell'America
dell'Uruguay)
il Piroscafo e la Società su cui
appartiene e su cui partirebbero,
il porto di arrivo (Rio de Janeiro) e la classe con la data di partenza -
Potreste dire che è personale che viene chiamato al Brasile da Don Orione,
colà recatosi per fare opera di penetrazione italiana,
e per aprire scuole e istituti professionali per i figli dei nostri emigrati italiani.
Essi vengono appunto chiamati per nuove scuole, desiderandosi che pel I° Centenario
della Indipendenza del Brasile, che cade nel prossimo anno,
l'Italia
abbia al a Rio de
Janeiro e al in Brasile
una posizione degna,
e
possibilmente non resti inferiore
almeno alla Francia e alla stessa Germania -
per non parlare dell'Inghilterra - che qui fanno opera di vera conquista del paese, - etc - -
Voi questi che vi chiedo o altri me li manderete quando don De paoli,
il
quale si trova a Rio, e di là vi spedisca
spedirà la presente - che gli consegno chiusa -
vi avrà scritto da Rio che l'affare cioè l'Istituto di Rio è affare concluso, -
perché se l'Istituto di Rio non si prende - potremo col personale che è qui, vedere di scusare,
o, tutt'al più, basterà che ne mandiate uno, come poi vi dirò, ma non ci sarebbe urgenza.
Se, invece, si va anche a Rio de Janeiro (come mi auguro)
allora, come comprendete, è tutto molto urgente.
Ho ricevuto, fino ad oggi, 10 Sett.bre, una lettera da Mg.r Cribellati,
in data 10 Agosto, da Sanremo, e una lettera di Mg.r Capra.
Non sono andato ancora né a S. Paolo né altro, -
fui sempre prima a Rio e poi qui sempre, = sono 15 giorni oramai che sono qui.
Qui c'è unione di spirito, benché non tutti abbiano spirito come vorrei.
Diciamo l'Ufficio sempre insieme - Meditazione e Rosario e lettura a tavola in portoghese -
Attendo notizie e lettere da voi, e prego Iddio che vi dia saluti, conforti e benedizioni.
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Ricevete i saluti miei e di tutti questi, - e vogliate confortarmi e salutarmi tutti =
Datemi ogni altra notizia che possa importarmi conoscere.
Saluto di nuovo tutto, e vi prego di usarvi riguardi per la salute
E dei 5 liceisti che ne è ?
E del Vescovo?
Vostro aff.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Orione d. D. P.
Chiusa la presente, ricevo una lunga lettera di d. Dondero: niente di nuovo:
dice che non ha mai sbagliato e di lasciarlo andare, e che qui tutto andrà a male.
Gli risponderò posdomani, che è il nome di Maria, con carità, ma con sincero animo.
Dice già che capisce che io non ho compreso nulla etc: -
è il linguaggio non dei Santi - che sempre si accusavano di sbagliare,
ma degli Eretici e degli Apostati - i quali sempre dicono che i Superiori capiscono nulla.