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 +      Mar de Hespanha, mercoledì 24 Sett.bre 1921

       Anime e Anime !


 Caro Don Sterpi,


 Faccio seguito alla raccomandata che vi ho fatto spedire l'altro jeri da Rio de Janeiro

dal don De Paoli che il quale andò a Rio per trattare dell'Istituto di Prevenzione

da prendere colà.

 Egli mi manda la lettera che vi unisco;

però questo ritardo riguarda non sostanzialmente il prendere o no l'Istituto,

ma, se lo vogliamo prendere sta sempre in noi.

Solo che si è chiesto una somma al Governo per fare un salone da mettervi la cappella,

che ora non c'è; io però sono di parere di prendere l'Istituto

anche non ci facessero la cappella;

adopreremo una camerata da letto, mettendovi in fondo un altare come si fa in certi

Ospedali; ma poi il posto per una cappella c'è, e Gesù vi entrerà con noi.

 È un bell'Istituto, nel centro di Rio de Janeiro, vicino alla stazione,

con 260 orfani, di cui più di 50 figli di emigrati italiani.

Vogliono subito che piantiamo una tipografia, e sarà un gran bene.

 Ora vi scrivo per dirvi che, se Gonzales e Stanislao accettano di venire,

e vengono con vero buono spirito di fare del bene, mandateli subito loro due senz'altro,

indipendentemente da ciò che vi può scrivere De Paoli, perché, anche non si vada a Rio,

sono assolutamente necessarî qui, - ed è bene giungano non solo intanto che ci sono io,

ma al più presto, al più presto. -

 Vengano in 3ª, in abito secolare. È meglio anzi che gli altri due vengano dopo;

però se Arlotti è già pronto venga subito anche lui.

E così partirebbero in tre, - i quali occorrono lo stesso,

perché se anche non si andasse a Rio (98 su 100 si va) sempre occorrerebbero qui,

e ci prepariamo un po' di personale per fare qualche altro passo, e facciamo gruppo

mettendoci un po' finalmente a posto. Vengano in abito borghese.

 E avvertitemi che piroscafo prendono: vi dico che è urgente che vengano al più presto.

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 Appena saprò qualche cosa di preciso sull'Istituto di Rio

(e sarà entro la prossima settimana), vi scrivo subito;

ma poi non so se vi sarà subito qualche piroscafo in partenza per l'Italia.

 Qui le cose si mettono bene, eccetto per la cura della Parrocchia che,

essendo senza Casa Canonica e noi distanti più di un chilometro fuori città, dal lato opposto,

non si può curare, come si deve.

 Arlotti (se non si andasse a Rio) potrà stare qui e ajutare i probandi.

Finora non ne abbiamo, ma presto presto ne avremo alcuni e buoni, figli di emigrati italiani

e se nell'Istituto che prenderemo a Rio troveremo vocazioni, questo è il loro posto.

 Ciò che qui c'è di buono è che a Mar de Hespanha non c'è altro sacerdote,

e abbiamo in mano tutto noi, ed è un gran bene -

 Qui ora, e dal giorno che sono giunto, si fa la vera vita di comunità:

orazioni e meditazioni insieme la mattina: Ufficio insieme: Visita - lettura a tavola,

tutto insomma, e tutti sono contenti, benché non tutti abbiano spirito di Missionarî.

 Io sto imparando il Portoghese -

 Siamo in ottimi rapporti col Nunzio, che mi ha scritto ancora jeri una bella lettera,

e lavora per farci andare a Rio, e così in ottimissimi rapporti

con questo Arcivescovo di Marianna.

 Di salute stiamo bene, tutti.

 Aspetto vostre notizie.

 Ho predicato gli Esercizî alle Suore della Michel, che qui hanno il Noviziato,

e poi tengono un Ospedaletto-Ricovero dove domenica ho benedetto la loro nuova Cappella.

 Chi fa bene è don Mario che farò Superiore di qui e Parroco di Mar de Hespanha,

se d. De Paoli andrà a Rio, cioè se si apre Rio.

 Vi saluto in G. Cr. e Maria SS.: domani è l'Addolorata,

e oggi era l'Anniversario della Consacrazione di Mg.r Bandi -

Io l'ho ricordato Mg.r Bandi.

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 Se però voi, invece di Gonzales e di Stanislao (o perché non volessero venire

o non mostrassero spirito) voleste mandarmi altri, fate pure;

ma non so come potrebbero essere subito pronti ad insegnare a ½ febbrajo,

ignorando gli altri lo spagnuolo che già Gonzales sa (il portoghese è lo spagnolo

parlato male) e quindi mi troverei in grave imbarazzo, per aprire qui le scuole,

siano anche le 2 prime (meno non posso) e così avrei bisogno di uno che sapesse francese,

tedesco e inglese.

Francese pure lo saprebbe Gonzales e latino, e il resto Stanislao.

Essi due qui potrebbero fare tutto e insegnare anche le scienze,

lasciando a don Mario la Religione.

Poi egli ha già la Parrocchia e il governo della Casa.

 E devono subito provvedersi di libri in Portoghese, e mettersi immediatamente

a studiare, cioè leggere la grammatica e poi fare esercizî di letture con tenacia

e volontà risoluta di servire subito così la causa di Dio e della Chiesa e delle anime -

 Saluto da parte di tutti, e vi prego di avervi cura per la salute,

e assai vi conforto e benedico in G. Cr.

 Aff.mo vostro


          Sac. Orione  d. D. Provv.


 In questa settimana scriverò al Vescovo di Tortona, al Patriarca e alle Case -

e manderò cartoline di saluto qua e là a codesti Benefattori -

 Mandatemi indirizzo di Garioni.