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+ Anime e Anime !
Tortona, il 6 ott.bre 1923
Caro don Sterpi,
Ricevo v/ espresso del 5 -
1/ Va bene che abbiate mandato al Patriarca la mia lettera; se tardavate,
io l'avrei ritoccata in qualche punto, ma meglio così, com'è venuta.
2/ Da Roma a me il Card. Segretario di Stato non ha risposto;
certo devono trovarsi imbarazzati con me, se pur non alterati perché ho detto a don Brizio
della lettera inviata al Patriarca. -
3/ Sia come Dio vuole: se il S. Padre mi farà sapere che non desidera che si stampi, -
anche per tutto l'oro del mondo, non lo stamperò; non sono un estraneo alla S. Sede
da fare della politica con me: mi dicano chiaro cosa desiderano; sono un figlio,
e fui sempre tale: ho diritto di essere avvertito come si fa con un figlio.
Ora ho scritto codesta lettera ben chiara al Patriarca, che, domani,
può servire a lui presso Roma; come dice chiaro a Lui
che
non intendo affatto abusare della influenza che
mia, né della bontà sua per me -
come pare insinuasse quella infelice lettera venutagli da Roma.
Egli approva, e si stampa; non approva, e non si stampa: sapremo il perché.
Vi unisco un biglietto di d. Minozzi, giuntomi jeri.
Ho già risposto: che il lavoro è avanti, e che presto andando io a Roma
lo vedrò con piacere -
Per i cliché vedremo.
Gli ho anche detto che il lavoro è di d. Brizio (per fargli scappare la voglia di farne uno lui)
e che sia per veste tipografica e illustrazioni batteremo il record; che quanto al prezzo
l'edizione popolare sarà addirittura a un prezzo minimissimo, anzi irrisorio.
Forse la settimana ventura sarò a Roma, e intanto vedrò i loro cliché),
e cosa c'è da cambiare.
Bisognerebbe però che noi facessimo presto.
II Per Padova non saprei chi mandare più nostro, e che possa riuscire,
e non essere una vera marmotta, come ne abbiamo parecchi, purtroppo!
III Per le lenzuola a Torino, vedrò: ma non abbiamo danaro.
IV Il diploma di Missero giunse a tempo.
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V Fascetto ha di che pagare il baule; mi disse che aveva in tasca L. 200;
si paghi pure il viaggio, ce ne resta ancora.
VI La sig.ra Quadrotta mi scrisse una buona lettera da Genova E Deo gratias!
VII Il ch.co Moncelsi si è portato all'ospedale jeri, per non denunciare il caso qui,
che poteva recare disturbi, data la prossima apertura dell'Istituto -
Ha il tifo dichiarato; - temo molto, anche perché è una marmotta che muore d'abbattimento
e di paura, prima di morire.
VIII Entro la settimana ci sarà qui d. Castegnaro, poiché ho disposto
che lunedì don Opessi ritorni subito a Roma -
D. Castegnaro deve condurre a Cuneo dei ragazzi di M. Mario.
Ma il d. Castegnaro è l'unico che, oggi, posso mettere in Alessandria, al posto di Gemelli,
che deve partire al più presto. E con lui partirà, forse, don Remo.
È necessario che mandi subito due preti in America, e al Brasile.
Per il Lido manderei, per ora, don Putortì che è qui: non ne avrei altro.
Aspetto
su questo a questo
riguardo qualche vostro espresso o telegramma.
IX Può darsi vi arrivino da Roma due o tre bambini, orfani di padre,
pel
Lido o Campocroce, e forse alcuno
anche di madre -
Le suore di Monte Mario me li hanno accettati lassù a Monte Mario,
ove non possono stare per molti motivi.
X Quel sacerdote muratore che faceva tanto bene, è ritornato con la donna e coi figli.
Eh quante volte ho insistito che lo mandassero a me, e via dalla Colonia!
Quanto alla iscrizione dai Cavanis, già vi ho scritto da forse 15 giorni di iscrivere
quelli che già frequentavano, compreso Pace e gli altri che vorrebbero farsi dei nostri.
Vi chiedevo pure se mettono tutti tre gli anni di Liceo, o solo il I anno,
per regolarmi con qualche chierico che ho qui.
È una lettera a cui mai avete risposto
XI Vedete che quel Missero inviato qui per gli Esami per la V Ginn.le
fece un buon componimento (7) buon lavoro di latino (7); tutto bene, meno il Greco,
che non finì il lavoro, anzi neanche lo fece metà -
Il Prof. Bottazzi e gli altri gli dissero che, in vista de' bei punti nelle altre materie,
se avesse fatto anche solo metà il lavoro di Greco, gli avrebbero data l'ammissione alla 5ª,
ma egli rispose candidamente: «che neanche sa cercare i vocaboli»
Disse poi che in greco ebbero un insegnante vecchio e sempre malato,
e che nessuno sa greco dei suoi compagni. E i nostri chierici allora? Erano suoi compagni?!
Forse potrà restare in 4ª Ginn.le. Vedremo di fare di tutto.
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XII E la Congregazione di Carità come se la aggiusta con quelli
che facevano le Tecniche dai Cavanis? E pei sordomuti?
XIII Quanto a d. Bigliocca forse aspetta che io gli levi il cappello
e lo preghi di venire -
Ma non lo credo bene affatto, dopo quanto ha fatto a Venezia.
XIV Desidererei sapere se avete domande per l'Orfanotrofio Zattere e quante.
Mi pare si faccia poca propaganda, e temo avrete un grande vuoto.
XIV Fatemi delle domande secondo i bisogni che vedete, e vi dirò il mio pensiero.
Che volete che vi dica di qui?
XV Verrà un chierico dai Giuseppini, che pare buono: era già stato accettato
da tempo e doveva entrare a settembre -
XVI
Per A Padova non
saprei neanche io chi mandare per assistente
Bisognerebbe fosse uno proprio nostro.
A
Sanremo, finora, hanno 32 tra Convittori e s
Semi Convittori -
Qui ne abbiamo già, presso a poco, come l'anno scorso.
E
per l'Istituto Tecnico, (tra
interni (dei due nostri Collegi) ed esterni)
siamo a 50 alunni.
Ma ci sono ora nuove disposizioni governative che ci porteranno via alunni forse,
e poi si apre un aprono
due Istituti a Voghera; altri due in Alessandria: due
uno a Novi Ligure - Tuttavia lottiamo!
Ma al Dante c'è nessuno: d. Tornari da 10 giorni è ritornato in famiglia
pel padre malato e in pericolo -
Saluto, conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS.
Vostro aff.mo
Sac. Luigi Orione della Div. Provv.za