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 +        Anime e Anime !

         Tortona, il 10 ottobre [1]923

         ore 10 di mattino


 Caro don Sterpi,


 I Scrivo questa mia, dopo l'altra che è pure nella medesima busta,

scritta dopo la Messa di stamattina.

 II Ho ricevuto ora il v/ espresso dell'8 corr.

 III Io non potrò andare a Roma che domenica sera a notte; ciò per v/ regola.

 IV Ho ricevuto il saggio della revisione del lavoro di Brizio; meglio così:

a certe scoperte: lui con le sue «convinzioni», noi con la nostra fede -

Attendiamo di avere la recensione completa

 V Non potrò far dare subito l'esame di Confessione a Putortì;

vedrò di fare quanto e più presto che potrò; ma sono polente molli

 VI Io non potrò essere né a Padova, né a Venezia; la Convenzione la firmerete voi,

oramai ho scritto chiaro al Presidente;

e prima di firmarla desidero essere assicurato che non sia un laccio.

 VII Dopo la lettera di stamattina qui acclusavi, si presentò Giulietto a chiedermi di

andare a casa.

 Gli ho parlato chiaro e da padre; gli ho anche letto ciò che a voi avevo scritto alle 5 di

stamani, eccetto le parole «prevedo che non ne se farà nulla»;

gli ho detto che non gli avrei potuto concedere di andare a casa coll'abito talare,

ma da secolare: se ne aveva avvertiti i fratelli etc - Che ci pregasse su etc;

ma ritornò un po' fa e mi disse che ha deciso di andare a casa da secolare, e che parte domani.

 È già andato da don. Bariani per il vestito, e mi è già venuto innanzi con un paio di

polsini. È meglio perderlo che trovarlo!

Fa gran pena parlare così, ma prevedo che farà il paio con Guido.

 Ho detto chiaro a lui, come a qualche altro, che io davo a questa loro andata il

significato di diserzione dalla Congregazione, ed escludo che vengano più ammessi in

nostre Case.

È tutte le vacanze che fanno sudare sangue, lui e qualche altro;

hanno saputo jeri a notte che furono, per grazia, promossi e già oggi partono -

Dio li benedica!

 E pensare che noi siamo qui legati come cani da lavoro!

Non sentono niente: sono anime volgari, indegne di restare a servizio della Chiesa,

anche chiedessero di ritornare. -

 Voi direte ai suoi fratelli quel tanto che crederete;

pare che a Novi qualcuno sia andato non solo ai cinematografi, ma anche a sporcarsi altrove.

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 VIII Ditemi di che assistenti avete bisogno, per regolarmi

 IX Potete servirvi di Fioretta, e vi farà un buon servizio:

io però, prima, gli parlerò ben chiaro.

 X  Farò pagare, al più presto, le L. 2000 a Camillo di Scaldasole - Io neanche lo sapevo.

 XI Guardate che quel Beccaria (so da Baldassarre) che non va bene

e non gli faceva del bene.

 XII B Ho chiamato Baldassarre, il quale scriverà subito di nuovo a suo fratello.

 XIII È bene che don Serra, don Cancino siano all'Orfanotrofio.

 XIV A Giulietto ho detto che - almeno - volesse avvertire don. Gigi che va a casa;

so che gli ha spedita una lettera -

Ad ogni modo Vi proibisco di ammetterlo, né ora né mai, né a Venezia, né in alcuna Casa,

né da chierico né da secolare - È bene che squalifichiamo le anime indegne e volgari.

 XV D. Torra non è giunto, lo aspetto per stasera; gli parlerò molto molto chiaro.

 XVI Sono contento che mettiate a Padova don. Sebastiano;

prima però parlate a Berton per Mestre.

 XVII So che a Venezia si fa poca poca propaganda per l'Istituto S. Girolamo,

e che resterete quasi vuoti. Non lesinate nella propaganda!

 XVIII Oggi espello Arioli per condotta indegna.

Gli ho trovato (e continuava) una relazione fin da maggio.

 XIX Vedete di aprire il Negozio avanti ai Cavanis, o bene o male,

non dico neanche meno bene.

 XX P. Enrico dei Cavanis ha rovinati i ragazzi in greco

 XXI  Per Egidio, Peano, Morelli, - vedete di dirmi quale è l'interesse della Congregazione

 XXII Viano mi pare sciupato a Campocroce, - per fare scuola ad uno.

 XXIII Si era stabilito di riunire tutti quei grandi e indietro negli studî, e già sacrificati, e di aiutarli.

 XXIV Cipriani desidero faccia la V e si sforzi: in IV poltrirebbe.

 XXV Sono del v/ parere di far fare ½ giornata di lavoro ai probandi,

ma a quelli di ginnasio purché non siano di tarda età -

 XXVI Mentre scrivo (sono le 2½) è arrivato don Torra. E va bene.

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 XXVII Sono contento che possiamo avere aperte le porte di I e II liceo dai Cavanis,

come pure al seminario patriarcale

 XXVIII Saluto, conforto e benedico in Gesù Cristo e Maria SS.

 Vostro aff.mo


       Sac. Orione Luigi Orione della Div. Provv.za


 P. S.  Amerei che al Manin si facesse un'inchiesta su don. Torra

che colà faceva da direttore spi.le dei giovani =