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+ Anime e Anime !
Tortona, il 29 Gennaio 1924
Caro Don Sterpi ,
Grazia e pace da Nostro Signore!
1/ Ricevo la v/ lettera del 27, inviata per espresso, ma giunta con la posta comune,
perché priva di francobollo espresso.
2/ Non vi ho accennato alla rinnovazione degli effetti con la Cassa di R.
e Banca San Marco, perché è ovvio che vanno rinnovati, non avendo noi, oggi,
la possibilità di pagare né in tutto né in parte.
Se mi mandate gli effetti e mi segnate dove devo mettere la firma, io firmo
e tosto vi spedisco per espresso.
3/ Quanto al mandarvi danaro io ho lire 3000: lire 6.000 le ho date sabato al panettiere
che ne avanza quasi 19.000.
- Qui ci sono dai 25 ai trenta Convittori che pagano al mese lire 120
(n° 7 Convittori li hanno tolti e uno del v/ paese si è ammalato e l'hanno pure tolto. -
Ora pensate a più di 35.000 lire di debito vecchio,
pensate che tutto l'autunno qui, alla sola tavola dei Superiori,
non erano mai meno di 14 e talora fin più di 20.
Pensate che abbiamo 24 Monache che sono a San Bernardino da mantenere:
10 o più sono qui, addette alla Casa: abbiamo una ventina di orfani gratis:
una trentina di probandi: siamo in 9 Sacerdoti, e parecchi altri sempre a tavola!
Che lavorano siamo in tre o quattro. Poi ci sono quattro o cinque vecchi.
Di Messe festive non ne abbiamo neanche una
(eccetto San Rocco e l'Ospedale e San Bernardino e le Carceri).
E tutti si vive su quei 25 o 30 Convittori. Non sono ora neanche più trenta.
Io però sono disposto a mandarvi anche queste 3 mila lire, che tengo per ogni serra serra.
Ma voi comprendete che il chiedere danaro alla Casa di Tortona,
è volerci privare non dirò del pane, ma di quelle poche briciole
che la Div. Provvidenza ci manda nelle angustie in che già ci troviamo.
Però capisco benissimo che nei momenti d'urgenza,
sempre una Casa deve correre in soccorso delle altre,
ed io vi dico che sono felice di darvi queste lire 3000.
Ci soffrirei anzi se sapessi che siete nella impossibilità di fare fronte ai v/ impegni,
ed io tenere qui questo danaro.
Occorrendovi, telegrafate, e ve lo mando pure per telegramma vaglia.
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4/ Quanto al venire su io, voi vedete che perderei delle notti o dei giorni,
e poi giungo a casa che per qualche giorno non sto bene.
Però se è proprio proprio necessario io vengo lo stesso,
ma diversamente risparmiatemi di viaggiare, mandatemi gli effetti, e ve li spedisco.
5/ Adesso non ho tempo di venire a Venezia per invitare il Prefetto
e d'aspettarlo che venga: ho ben altro da fare.
Ho trascurato tante gravi cose per questi manuali di religione,
in coscienza non posso perdere tempo a fare complimenti.
Quando potrò per Prefetto, verrò: ora non posso.
E per la Cassa di R. mi pare che possa benissimo firmare anche di qui,
e poi inviarvi gli effetti per raccomandata o assicurata.
Solo se ciò non è possibile, vengo ma per subito ripartire.
6/ Vedete che qui a lavorare si è in pochi in pochi, - e gli altri o non sanno o non fanno,
perché in nessuna categoria più che nelle persone, così dette, di chiesa alligna il fannullismo
e il vagabondaggio, forse per un certo spirito che ritengono sia di pietà, tanto per giustificarsi.
È giunto Mainetti.
7/ Mi avevate detto, e poi anche scritto, che per la linotipe eravate a posto,
cioè avevate il danaro. O io avrò capito male.
8/ Quanto al mandare i nostri in America voi vedete bene in che posizione sono.
Qui ad es. hanno piantato il panattiere rifiutandogli 80 chili di pane,
mentre avevamo con lui più di lire 18.000 di debito. Egli andò dal Vescovo.
Io vengo a casa e il Vescovo mi manda a chiamare perché ci sono,
(mi dice) lire 25.000 dal panattiere.-
Io il panattiere non lo vidi mai, né mai mi accennarono che ci fosse un tale debito
(lo venni a sapere dal Vescovo).
Questa è una delle conseguenze di non volermi mai dare i conti.
Basta, ho poi visto che sono 18.000 e non 25.000. Ma questo non è che un debito:
quando avrò i conti (se me li daranno) saprò di che vita si vive e di che morte si muore.
Malgrado la n/ critica situazione confido che la Madonna ci assisterà sempre.
Vi conforto e vi benedico in G. Cr. e Maria SS.
Vostro aff.mo
Sac. Orione d. D. Provv.za