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+ Tort. 3 Maggio 1924
Caro D. Sterpi,
Ho ricevuto jeri v/ espresso del I Maggio.
1/ Il I Maggio ho firmato il compromesso con Nomi. Concedono tutto:
1) i 29 anni sono nella Convenzione, e nulla vi è nell'atto di acquisto.
2) il 4½ è ridotto al 4% compresa la ricchezza mobile;
3) invece di dare subito 150 mila se ne danno 100 mila, e per 200 mila c'è tempo 20 anni;
4) arredano le Scuole; 5) passano il sussidio alle Scuole di un terzo dello stipendio ai Maestri,
- che sarà complessivamente di circa 18 (o) 20 mila lire annue subito essendo 9 Professori;
aumentando i Professori, aumentano il concorso.
Non ebbi tempo jeri a scrivervene.
2/ Viceversa quella Signora che aveva promesso L. 30 mila, non dà più nulla.
E le spese dell'atto in L. 30 mila sono a nostro carico.
3/ Chi acquista sarà la nostra Società e bisogna che subito essa si trovi in regola
nel senso di poter acquistare e che si presenti il suo Consigliere delegato
con regolare mandato da poter acquistare.
Bisognerà vedere subito di metterci a posto per essere pronti.
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4/ Jeri ci fu qui la Lucia Damiasso, una di quelle Sig.ne che mi diedero il danaro
per S. Clotilde, e in luglio le dovrò dare una cauzione di L. 50.000 in titoli,
come ho fatto con l'altra. Ci siamo però lasciati bene -
5/ C'è il Can.co Bongiovanni che insiste insiste e minaccia ripetutamente di esigere tutto,
interessi e capitale
6/ Penserò per la Suora.
7/ Mi spiace di sapervi così pressato dal Credito Veneto
8/ Vedete che non c'era da correre ad impegnarsi con quel Tizio di Genova.
Egli questi crucci doveva evitarseli ed evitarceli, non svelando dove andava.
Ma codesta categoria è di cuore debole e indebolito.
9/ Si avvicina la mia partenza da Tortona per Roma, stavolta almeno!
10/ Qui abbiamo Pagella che va meglio ma un Convittore col Morbillo, qui.
11/ Dall'America insistono insistono chiedendo ajuti di personale.
Che Dio mi ajuti.
Vostro aff.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Orione d D Pr.
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