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Tortona, il 25 Sett. 1924
Caro Don Sterpi,
Grazia e pace da N. Signore!
I Oggi vi devo dare una notizia dolorosa: mi scrive Don Giorgis
che a Sparpaglione è venuta, durante la notte, una forte emottisi,
e che il Medico ne ha ordinato l'isolamento,
e voleva riceverlo
passasse all'Ospedale davanti
alla Colonia.
Al momento è ancora in casa, in camera a sé: continua a sputare sangue.
Io non posso ora andare, poiché domani ho il pagamento a Novi,
e Sabato devo essere a Torino con Don Gatti da Schiapparelli.
II A Novi nessuna novità, per ora Vedrò domani.
III D. Botti, il dì dopo la v/ partenza, ha mandato qui poche righe:
continua la commedia. Ho risposto in Domino.
IV Mandate qui testi di Religione: quelli che avevamo furono portati via da Paolino.
V Urge che Canepa faccia la vendita;
io non glie l'ho ancora scritto per non allarmarlo di più: tenetevi pronto.
VI Vedete che a Don Feretti non va tanto bene.
il Medico, impressionato della sua tosse e da certi sputi
e ora anche da parecchie linee di febbre che gli continua, ha ordinato l'analisi degli sputi.
VII Ho veduto una lettera che gli ha scritto il Sacerdote che è a Caorle:
mi pare abbia lasciato là parecchi pasticci e debiti - Basta, - vedrete che,
oltre a non aver dato mai nessun aiuto e avergli dato molto da Venezia,
ci avanzeremo ancora dei debiti da pagare e delle critiche.
Devono esserci anche pasticci nei Registri - Sentirete.
Saluto, conforto e benedico a voi e a tutti -
Aff.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac, Orione d. D. Provv.za
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