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 +         Anime e Anime !

          Tortona, 13 Nov. 1924

          S. Stanislao K.


 Caro D. Sterpi,


 Grazia pace e conforto da N. Signore Gesù Cristo!

 I Ricevuta v/ dell'11 corr. - Mi fa molto dispiacere la malattia di D. Pensa

e di D. Ghiglione: vedete se sia il caso di mandarli qualche mese a S. Remo.

Datemi notizie di essi quanto più frequenti.

 II Vedrò di far passare le v/ lettere e di rispondervi

 III Una di quelle che mi presta il danaro per S. Clotilde vuole subito L. 25.000;

così avrò bisogno un 30.000 lire per Novi, e 20.000 per Reggio Calabria,

per quella roba acquistata, e che finiremo di perdere -

C'è pure da tenere presente le L. 30.000 da darsi in fin d'anno a Trento.

 IV Jeri sera, tornando da Milano (dove, malgrado la buona volontà del Papa

di darci una Casa, abbiamo ostile il Cardinale e non ne faremo nulla, per ora),

ho trovato lettera degli eredi del Conte, i quali mi dicono che le 100.000 lire

che mi ha lasciate a voce non le daranno, almeno se non  tra sei o sette anni,

perché lasciò erede un minorenne di 16 anni, pronipote, - e poi ci sono ancora dei pasticci,

per cui andremo ai suoi 25 anni.

 V Ho visto a Roma il Patriarca, il quale mi parlò a lungo di Suor Maria Carità

e di Saroli, - il bello che ora sono qui tutti e due - E pensare che volevano ritirarsi,

dopo tante leggerezze, allo scopo di fondare insieme una Congregazione!

Capisco che non doveva avere tutti i torti il Can.co Margiotta.

 VI Don Pelizza è andato jeri a S. Remo.

 VII Vedete che il Cav.r Lazzari ha scritto a D. Bartoli che va là pel 15 corr.

Egli ha prese le tre più belle stanze e il retro, - e porta con sé la serva

o una donna che da tempo sta con lui. Gli ho fatto telegraf. da Bartoli

che D. Orione ha intenzione di mettere là alcuni Sacerdoti malaticci

(Ferretti, Sparpaglione (che buttò sangue) c'è D. Pelizza e, data l'emorragia,

sarà forse il caso di salvare Ghiglione, e anche D. Pensa).

Altro era dargli una camera per lui, altro è prendersi un appartamento.

Verrà forse da voi. È bene che, in bel modo, gli diciate le condizioni nostre:

dobbiamo pur pensare a salvare i nostri. Sentite un po', e poi riferitemi.

 VIII C'è pure quella che ha dato le 200.000 lire, e che tiene i nipoti a S. Remo,

che le rivuole.

 IX  A Novi ci sono i Coniugi Castelli (non hanno figli) che vogliono far atto di vendita

d'una loro Casa, si riservano di starci entro, e che io, pagate le tasse,

dia loro gli affitti finché vivono. Ci sarà però un L. 15.000 da pagare al Registro.

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 È cosa urgente: datemi il v/ parere. Poi lasceranno anche metà una loro Cascina

che ora non godono ancora.

 Sappiatevi quindi regolare di tutte queste somme che devono uscire,

perché io non ne ho proprio

 Saluto, conforto e benedico, voi e specialmente D. Pensa e Ghiglione,

- che mi conforterete tanto.

 Aff.mo in G. Cr. e Maria SS.


         Sac. Orione  d. D. P .

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