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da Genova [li] 7 dic.bre [192]4 sera
+ Anime e Anime !
Caro don Sterpi,
Grazia, pace e conforto da N. Signore Gesù Cristo!
1/ Vengo da Sanremo e vado Roma stasera. Di là vado a S. Severino;
dove sono chiamato con una seconda lettera dalla Contessa Caterina Francisci nata Collio,
sorella della suora che è Dama del Sacro Cuore a Venezia.
Vado per compiere un'opera di pace tra due sorelle e vedere di indurle ad un accomodamento.
Vi sarò grato se farete conoscere questo passo che sto per fare alla suora,
perché essa preghi. - La terrò informata. - Anche l'anima del caro Conte ne sarà consolata -
Mai, certo, avrebbe pensato ad una specie di lite morale tra i suoi eredi.
Vedrò così anche la Contessa Decia.
Sono stato a Sanremo a preparare il posto per don Ferretti, per don Risi
per Ghiglione e, occorrendo, per Vaccari -
Ghiglione sarà meglio che aspetti a prendere gli Ordini a Tortona, poi va su,
- a meno ci sia urgenza. Fate visitare anche don Pensa. Ha un brutto colore.
principiis obsta.
Saluto, conforto molto e benedico in G. Cr. e Maria SS.
Aff.mo
Sac. Orione d. D. Pr.
Ho risposto a Mg.r Daffra.
Lasciando Roma vi scrivo o telegrafo.
Direte alla suora che vado prima a Roma per intendermi colla Contessa Maria.
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