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+ Anime e anime !
Tortona, il 27 genn. 1925
Caro don Sterpi,
La grazia del Signore sia con noi!
I/ Sono tornato domenica sera.
Fui a Torino da Schiapparelli, a Bra, a Cuneo, a Sanremo, a Genova.
II/ Ricevetti il vaglia di L. 4000, e Deo gratias.
Oggi faccio una corsa a pagare gli interessi alla Marchesa.
Devo poi preparare per domenica altre L. 2500 d'interessi per la G. Almerini,
che vidi a Sanremo. Un po' che fosse curata, forse lascerebbe altro, alla morte. Preghiamo!
III/ Vedo che cominciate a far le cose da galantuomo,
e vorrei potervi mandare qualche Assistente, ma (è ben doloroso!) non ne ho! non ne ho!
IV/ Ma perché Zuffardi non va? Ma deve fare: ma mettetelo sotto:
ma chiamatelo e ditegli: devi fare così e così.
Se si va avanti di questo passo, che uno non fa e un altro non va,
allora sì che finiremo bene!
Capirete che io non posso mica stamparli gli assistenti: se ne avessi, ve ne manderei,
ma non ne ho.
V/ Voi vedete il vostro bisogno, e non ne dubito, ma io vedo che non ho nessuno,
e ciò dolorosissimamente.
Per Novi vedrò come si può fare, e farò presto.
Poi devo andare a Roma con qualche urgenza.
Per i libretti vedete di tenermi pronti tutti i migliori testi di Religione, ma sul serio.
Non fatemi venire lì a perdere del tempo, per carità.
Vedete che per codesti testi di Religione io ho già sofferto molto,
perché non si è fatto come ho detto, e perciò fu un'impresa fallita fin qui.
E intanto don Pensa ci metta lui le mani, e ci dia un po' di disposizione lui -
Poi vedremo insieme: me ne occuperò di cuore.
VI/ Voi non sciupatevi a fare della lettura in Refettorio e così don Gigi:
trovate altri. Voglio che non ragioniate in contraddizione su questo punto,
ma fate quello che vi dico. Fate pure qualche giro in Refettorio, ma non vi sfiatate in letture.
VII/ E pel contratto di Lido, che si dice? Venendo a Venezia si può fare?
VIII/ Ho qui don Pagella un po' malato, spero sarà niente.
Saluto e conforto molto in N. Signore e vi benedico.
Aff.mo
Sac. Luigi Orione d. D. Provv.za
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