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[Raccomandata]


[M. Rev.do Don Carlo Sterpi

Direttore Istituto Artigianelli

alle Zattere (Gesuati) Venezia]


 +        Anime e Anime !

         Roma, il 20 Agosto 1925



 Caro D. Sterpi,


 Grazia e pace da Nostro Signore!

 Ricevo vostro espresso del 19 corr.

 I Fui anche dopo e a lungo da Mg.r Arcivescovo di Reggio e a lungo da Mg.r Vicario:

era precisato il 17 Agosto, non oltre.

 Dice falsità su falsità: e basta

 Io da lui non ho, finora, ricevuto nessuna lettera né rinuncia;

se manderà ve la farò conoscere.

 II  Spero essere a Venezia presto

 III  Mando intanto, l'effetto, debitamente firmato, e qui accluso.

 IV  Quanto al Direttore delle Officine, è meglio che le persone le conosciamo,

e il suo contegno serve a farlo conoscere

 V  Vi direi di lasciare che Miele e Saroli vadano, pagandosi essi il viaggio:

date loro una 15na di giorni, non più.

 VI  Ho visto Camilloni

 VII  Quanto a Saturnini, lasciate fare, forse fu troppo trattato bene

 VIII  Mi spiace per Suor Luigia, e prego per Essa, povera figlia!

Iddio La paghi del bene che ci ha fatto senza pretesa

 IX  Non ho più visto quel Signore di Gabbarini, e per ora non lo vedrò,

poiché facilmente stanotte vado a S. Severino Marche,

e poi vengo vado a Bologna per incontrarmi con quel giovane nostro di Tropea

che dovrebbe ricevere l'Ordinazione, e di là vengo su o vado a Tortona.

 Saluto, conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS.

 Salutatemi Don Pensa -

 Sono stato anche a Messina e a Tropea, dove vidi anche Mg.r Albera -

 Saluti da quelli anche

 Vostro aff.mo


         Sac. Orione d. D.Pr.


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 Don Adaglio è ancora qui con D. Montagna

 Non sta tanto bene D. Adaglio.

 Andranno presto a Tortona insieme -

 D. Saba è già a Messina; - ci siamo incontrati e trattenuti a Tropea,

dove ebbi il v/ telegramma

 Questo portinajo lo mando a fare da cuoco-cameriere a Mg.r Cribellati,

il quale è senza, e gli portano il vitto dall'albergo.

 Andrà giù con D. Bartoli, il quale pure è qui.

P. S.  Oggi, 20 Ag. - S. Bernardo ho scritto al Ch.co Bernardo Rossi

ad Ameno una buona lettera.

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