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[Espresso a Venezia]


[Al M. Rev.do Don Carlo Sterpi

Istituto Artigianelli

alle Zattere Gesuati VENEZIA]


        [Roma] Domenica 13 Sett. [192]5

 +       Anime e Anime !


 Caro D. Sterpi,


 Grazia e pace da N. Signore!

 Ho ricevuto le vostre

 I Ho visto i Cavanis

 II So che Santella fu qui otto giorni fa a cercarmi, poi non lo vidi più

 III Ho visto i Camilloni che tornarono pochi dì fa da fuori,

mi pare non siano né carne né pesce - Qui in Chiesa si vedono poco poco.

Non mostrano grande desiderio di tornare presto

 IV Ricevo un telegramma che il Parroco di Nucetto è malato grave e mi chiama -

Stanotte parto per Nucetto

 V Fatemi sapere a Tortona se i passaporti di Don Biagio sono pronti.

 VI  È qui da noi a dormire Don Giov. Granella di Padova. Si loda molto di Don Saroli.

A me non scrisse più nulla. Ci siete poi andato?

 VII D. Manca insiste, ed è oramai bene che vada, poveretto!

 VIII  Appena appena posso vengo a Venezia - Vi avverto che non avrò che breve tempo:

premono molte cose da molte parti.

 IX Ho visto jeri il Patriarca: bene.

 X Per Ernesto non ho più potuto fare nulla: aspetto Mg.r Perosi a Roma

per ottenere più facilmente.

 XI Non ho chi mandarvi a fare gli Esercizî pei vostri giovani:

vedete di cercare a Venezia.

 XII Non possiamo accettare il Sacerdote raccomandato dal P. Roberto.

Le nostre Case sono già troppo piene di questi preti non nostri.

 Questo poi, come dice la lettera stessa di P. Roberto

«è in una situazione morale ed economica che lo potrebbe portare ad atti di grande avvilimento»

 Scrivetemi a Tortona. Saluto conforto e benedico in g. Cr. e Maria SS.

 Vostro


       Sac. Orione  d. D. Pr.


P. S.  Non si potrebbe mandare D. Sebastiano ad Imola? Poi vedremo -

 Non so poi come provvedere S. Remo.

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