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+ Anime e Anime !
Tortona, il XIV Ottobre 1925
Caro Don Sterpi,
Grazia e pace da N. Signore!
Ricevo la v/. del 13 corr.
Non vi telegrafo di andare a Ceva, perché desidero che vi riposiate e curiate.
Se proprio c'è estrema necessità di andare subito a Venezia e se vi sentite di poterlo fare,
andate pure, se no, è volontà mia e di tutti e di Dio (avrei dovuto metterLo prima)
che ora pensiate seriamente a curarvi. Non so come possiate guarire
da un lunedì a notte al venerdì mattino: sono cose che non vanno.
È tempo che mettiate la testa a posto su quello che riguarda la vostra cura e salute,
e Dio vi benedirà.
Poi, guarito, potrete lavorare di più.
Quanto a Mestre ci penserò, - per ora penso che voi dovete fare quello che potete
per guarire.
Fatemi questo piacere di curarvi e di riposare.
Jeri a Genova ho visto vostro fratello: anche lui è molto impressionato del vostro stato,
- e abbiamo tutti ragione di esserlo.
Dunque, via il chiodo e testa a posto!
Sono contento delle buone notizie di Don Montagna; ecco:
avete sotto gli occhi un esempio di esaurimento - vediamo di non moltiplicare gli inabili.
Vedete di confortarlo molto e di farlo uscire da suo spirito di paura di tutto e di rannichiamento.
A Genova ho fatto tutto: acquisto a Marassi, e domanda di affitto a Quarto
per L. 24.000 annue.
Ho capito che poteva fare quel passo. Dio ci ajuti!
Stanotte vado a San Severino Marche, dove mi fermerò forse anche venerdì,
- poi sarò qui sabato, spero.
Anche là c'è da concludere.
Sono pure chiamato d'urgenza a Novi, dove l'Amministrazione minaccia di cadere
e urge fare l'atto. E avanti!
Pregate, e, per ora, ajutatemi così, - poi, quando vi sarete rimesso,
mi potrete ajutare di più.
Non ho ancora potuto parlare a quel probando: tutti i giorni fui a Genova, meno oggi.
Vi saluto, conforto e benedico in Gesù Cristo e nella Madonna.
Vostro aff.mo
Sac. Orione d. D. Provv.za
P. S. Si capisce che mi salutate Don Montagna, D. Giorgis e tutti.
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